La voce della Stratosfera (aggiornato 16 Febbraio 2011)
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Re: La voce della Stratosfera (aggiornato 21 Gennaio 2011)
Ammazza se si scalda!!!
In arrivo nuovo mega scossone al VP!
"Fusse che fusse" la volta buona anche per noi poveri italici?
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- marvel
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Re: La voce della Stratosfera (aggiornato 21 Gennaio 2011)
Carte molto interessanti...Nuovo potente SW (per ora classificato ancora come Minor) previsto tra pochi giorni sull'area siberiana orientale in espansione verso l'Alaska.
Effetti sicuri sul VP ma ancora troppo lontano per essere inquadrati.
Eventuali effetti troposferici sul nostro comparto lungi dall'essere prevedibili.
Ne riparleremo tra qualche giorno... a bocce ferme.
anche se distanti...
Dopo i primi segnali di possibile forcing al VPS, ora iniziano ad essere inquadrate, o per lo meni ipotizzate, le conseguenze del riscaldamento stratosferico con annesso HP e forcing al VP.
In particolare a 100 HPa viene disegnata una morsa a tenaglia tra HP nordamericano e HP atlantico, che potrebbe splittare il VP in due nuclei principali, quello canadese (ennesima potente ondata di gelo nel nordamerica centrale ed orientale) e quello siberiano (nucleo maggiore).
Tale manovra potrebbe creare un corridoio altopressorio tra i due HP con flusso gelido verso l'Europa e retrogressione del nucleo siberiano.
Questo è quanto è possibile dedurre dalle carte odierne.
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Re: La Voce Della Stratosfera (aggiornato 24 Gennaio 2011)
Ciao:-) allora quello che facevano vedere sia le Reading che GFS con run 00 erano una prima conseguenza;-)
allora i run pomeridiani e serali sono i farlocchi....o noi che le seguiamo ancora nelle emissioni...i farlocchi
ciao MITO!!!
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Re: La Voce Della Stratosfera (aggiornato 24 Gennaio 2011)
Più o menoCiao:-) allora quello che facevano vedere sia le Reading che GFS con run 00 erano una prima conseguenza;-)
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Ciao Ste', vienici a trovare più spesso di quà!
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Re: La Voce Della Stratosfera (aggiornato 24 Gennaio 2011)
...ciao carissimi
per din dirindina che scaldata che tirano fuori anche oggi a poche ore !!! e soprattutto dove...
un caro saluto a tutti
matteo
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Re: La Voce Della Stratosfera (aggiornato 24 Gennaio 2011)
Molto volentieri Massimiliano,esperti sui piani alti si contano sulle dita di una mano,e dato che di là bazzichi poco(a ben ragione)ti passo a trovare io:-) ma si possono fare previsioni sulle GFS long-range che cambiano ad ogni run? E si può già da ora sentenziare febbraio con l'anticiclone??? Non sono daccordo!! Si fa riferimento alle statistiche con ENSO- tralasciando altri indici non da meno importanti come il sole e la stratosfera...queste cose mi lasciano interdetto,secondo il sito che conosci...inverno già finito,ma scherziamo?Tienimi aggiornato su quanto sta accadento in strato,lì non oso mettere il naso...mi fermo,è compito tuo! Ciao GrandePiù o menoCiao:-) allora quello che facevano vedere sia le Reading che GFS con run 00 erano una prima conseguenza;-)
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Re: La voce della Stratosfera (aggiornato 24 Gennaio 2011)
Se ce ne fosse ancora bisogno... ecco i risultati di 2 studi condotti sull'influenza della Stratosfera sulla Circolazione atmosferica in Troposfera.
Il primo confuta l'esattezza delle ipotesi, dando per assodata tale influenza, soprattutto in inverno e in occasione dei SSW (Stratospheric Sudden Warmings), dove l'impulso di ritorno dalla stratosfera può essere in grado di incidere pesantemente sulle dinamiche atmosferiche troposferiche, deviando e guidando il fronte polare, JS, ecc).
L'abstract, nelle conclusioni, sottolinea l'importanza di un'adeguata implementazione degli strati Stratosferici nei General Circulation Models, che al momento li assimilano fin troppo semplificati (pochi livelli).
Nel secondo studio si mettono a confronto l'attendibilità delle previsioni di un modello canadese nelle 2 versioni, una solo troposferica e l'altra troposferica-stratosferica (con più livelli).
Il risultato è inequivocabile, le previsioni elaborate dal modello con livelli stratosferici sono nettamente migliori dell'altra versione, soprattutto sul medio-lungo.
Anche questa ricerca suggerisce una migliore e più approfondita presenza della parte stratosferica nel modello stesso.
Questa è scienza, sono dati oggettivi... e non semplici "opinioni".
[font=Times New Roman]Stratospheric influence on the tropospheric circulation revealed
by idealized ensemble forecasts[/font]
E. P. Gerber, C. Orbe and L. M. Polvani
The coupling between the stratosphere and troposphere following Stratospheric Sudden Warming (SSW) events is investigated in an idealized atmospheric General Circulation Model,with focus on the influence of stratosphericmemory on the troposphere. Ensemble forecasts are performed to confirm the role of the stratosphere in the observed equatorward shift of the tropospheric midlatitude jet following an SSW. It is
demonstrated that the tropospheric response to the weakening of the lower stratospheric vortex is robust, but weak in amplitude and thus easily masked by tropospheric variability.
The amplitude of the response in the troposphere is crucially sensitive to the depth of the SSW. The persistence of the response in the troposphere is attributed to both the increased predictability of the stratosphere following an SSW, and the dynamical coupling between the tropospheric jet and lower stratosphere. These results suggest value in resolving the stratosphere and assimilating upper atmospheric data in forecast models. Citation: Gerber, E. P., C. Orbe, and L. M.
Polvani (2009), Stratospheric influence on the tropospheric
circulation revealed by idealized ensemble forecasts, Geophys.
Res. Lett., 36, L24801, doi:10.1029/2009GL040913
http://www.columbia.edu/~lmp/paps/gerbe ... L-2009.pdf
http://www.atmosp.physics.utoronto.ca/S ... apu_v2.pdf
Il primo confuta l'esattezza delle ipotesi, dando per assodata tale influenza, soprattutto in inverno e in occasione dei SSW (Stratospheric Sudden Warmings), dove l'impulso di ritorno dalla stratosfera può essere in grado di incidere pesantemente sulle dinamiche atmosferiche troposferiche, deviando e guidando il fronte polare, JS, ecc).
L'abstract, nelle conclusioni, sottolinea l'importanza di un'adeguata implementazione degli strati Stratosferici nei General Circulation Models, che al momento li assimilano fin troppo semplificati (pochi livelli).
Nel secondo studio si mettono a confronto l'attendibilità delle previsioni di un modello canadese nelle 2 versioni, una solo troposferica e l'altra troposferica-stratosferica (con più livelli).
Il risultato è inequivocabile, le previsioni elaborate dal modello con livelli stratosferici sono nettamente migliori dell'altra versione, soprattutto sul medio-lungo.
Anche questa ricerca suggerisce una migliore e più approfondita presenza della parte stratosferica nel modello stesso.
Questa è scienza, sono dati oggettivi... e non semplici "opinioni".
[font=Times New Roman]Stratospheric influence on the tropospheric circulation revealed
by idealized ensemble forecasts[/font]
E. P. Gerber, C. Orbe and L. M. Polvani
The coupling between the stratosphere and troposphere following Stratospheric Sudden Warming (SSW) events is investigated in an idealized atmospheric General Circulation Model,with focus on the influence of stratosphericmemory on the troposphere. Ensemble forecasts are performed to confirm the role of the stratosphere in the observed equatorward shift of the tropospheric midlatitude jet following an SSW. It is
demonstrated that the tropospheric response to the weakening of the lower stratospheric vortex is robust, but weak in amplitude and thus easily masked by tropospheric variability.
The amplitude of the response in the troposphere is crucially sensitive to the depth of the SSW. The persistence of the response in the troposphere is attributed to both the increased predictability of the stratosphere following an SSW, and the dynamical coupling between the tropospheric jet and lower stratosphere. These results suggest value in resolving the stratosphere and assimilating upper atmospheric data in forecast models. Citation: Gerber, E. P., C. Orbe, and L. M.
Polvani (2009), Stratospheric influence on the tropospheric
circulation revealed by idealized ensemble forecasts, Geophys.
Res. Lett., 36, L24801, doi:10.1029/2009GL040913
http://www.columbia.edu/~lmp/paps/gerbe ... L-2009.pdf
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Re: La voce della Stratosfera (aggiornato 24 Gennaio 2011)
Dopo la "doverosa" premessa fatta sopra sulla validità del metodo d'analisi delle dinamiche stratosferiche per cercare di capire e migliorare la previsione atmosferica futura, passiamo alla pratica:
Il riscaldamento stratosferico nella alta e media stratosfera è partito proprio in queste ore, le previsioni indicano che sarà molto intenso (incremento di più di 40°C a 10hPa in meno di una settimana, che ne farebbe un Major).
Come già indicato nei giorni scorsi, questa estesa "fiammata" avrà luogo sopra la
Siberia Orientale, l'Artico Americano, il Pacifico Aleutinico, l'Alaska e poi verso il Canada.
Da questo riscaldamento nascerà un nuovo HP stratosferico che causerà un nuovo scambio di posto tra le 2 principali figure bariche stratosferiche del nostro emisfero, il VPS e l'HP "polare", che attualmente staziona sull'area europea.
Infatti l'HP stratosferico verrà sostituito dal VPS anche in sede europea, con probabili ripercussioni anche alle quote inferiori che, gradualmente, dovrebbero seguire la stessa sorte.
Nei prossimi giorni l'HP atlantico continuerà ancora a non risentire di questa variazione alle alte quote e, come ci dicono i modelli, la sua posizione devierà la prossima colata artica soprattutto verso l'Europa Orientale (potendo interessare marginalmente anche le adriatiche e il sud), ma poi, dopo una breve pausa con spanciamento dell'HP sul Mediterraneo, i venti antizonali stratosferici, a seguito dell'HP stratosfeico,dovrebbero cominciare a scendere di quota, forzando anche la tropopausa e l'alta troposfera. Questo potrebbe dare principio ad una corposa variazione anche sui livelli Troposferici.
A partire dalla fine della prima decade di febbraio, e all'inizio della seconda, il nuovo posizionamento del VPS, forzato dall'HP stratosferico, dovrebbe causare la risposta dell'HP atlantico con un nuovo forcing verso nord, questo potrebbero indurre nuovi affondi artici più occidentali sull'Europa centrale e meridionale.
Molto dipenderà dall'effettiva intensità e diffusione del riscaldamento stratosferico e del conseguente aumento di GPT alle quote inferiori.
A 10 HPa
Riscaldamento:
GPT:
GPT A 100 HPa
Saluti.
Marvel
Il riscaldamento stratosferico nella alta e media stratosfera è partito proprio in queste ore, le previsioni indicano che sarà molto intenso (incremento di più di 40°C a 10hPa in meno di una settimana, che ne farebbe un Major).
Come già indicato nei giorni scorsi, questa estesa "fiammata" avrà luogo sopra la
Siberia Orientale, l'Artico Americano, il Pacifico Aleutinico, l'Alaska e poi verso il Canada.
Da questo riscaldamento nascerà un nuovo HP stratosferico che causerà un nuovo scambio di posto tra le 2 principali figure bariche stratosferiche del nostro emisfero, il VPS e l'HP "polare", che attualmente staziona sull'area europea.
Infatti l'HP stratosferico verrà sostituito dal VPS anche in sede europea, con probabili ripercussioni anche alle quote inferiori che, gradualmente, dovrebbero seguire la stessa sorte.
Nei prossimi giorni l'HP atlantico continuerà ancora a non risentire di questa variazione alle alte quote e, come ci dicono i modelli, la sua posizione devierà la prossima colata artica soprattutto verso l'Europa Orientale (potendo interessare marginalmente anche le adriatiche e il sud), ma poi, dopo una breve pausa con spanciamento dell'HP sul Mediterraneo, i venti antizonali stratosferici, a seguito dell'HP stratosfeico,dovrebbero cominciare a scendere di quota, forzando anche la tropopausa e l'alta troposfera. Questo potrebbe dare principio ad una corposa variazione anche sui livelli Troposferici.
A partire dalla fine della prima decade di febbraio, e all'inizio della seconda, il nuovo posizionamento del VPS, forzato dall'HP stratosferico, dovrebbe causare la risposta dell'HP atlantico con un nuovo forcing verso nord, questo potrebbero indurre nuovi affondi artici più occidentali sull'Europa centrale e meridionale.
Molto dipenderà dall'effettiva intensità e diffusione del riscaldamento stratosferico e del conseguente aumento di GPT alle quote inferiori.
A 10 HPa
Riscaldamento:
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GPT A 100 HPa
Saluti.
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Re: La voce della Stratosfera (aggiornato 26 Gennaio 2011)
Come vedete non sono il solo... oggi si è sbilanciato anche Guido!
Vi riposto il suo articolo uscito stamane su Climatemonitor.it
Stratwarming, parte l’inseguimento
SCRITTO DA GUIDO GUIDI IL 27 - GENNAIO - 2011
Ne vedremo delle belle. Una volta di più la fantastica macchina del sistema Pianeta ha deciso di stupirci. Dopo un anno di semi-latitanza del Vortice Polare Stratosferico, l’inversione di segno dei venti in alto atmosfera ( QBO positiva da mesi ormai) sembrava dovesse garantire qualcosa di diverso.
Un bel vortice solido e compatto, freddo q.b. dalle parti del Polo geografico, circondato da un flusso veloce a garanzia di elevata zonalità sull’emisfero settentrionale. Neanche per idea. Il Vortice c’è, ma non dove dovrebbe essere. Ha subito una serie di eventi di riscaldamento marginali, alimentando flussi meridiani intensi e duraturi che a loro volta lo hanno via via indebolito trasferendo energia in alta quota ed alle alte latitudini.
Ora c’è un anticiclone possente in area aleutinica a quote stratosferiche, una spinta che sta letteralmente cacciando via dalla sua sede naturale il VPS. Alla quota barica di 1hPa la prognosi deterministica vede uno split del Vortice tra 7-10 giorni, di lì in avanti si tratterà di vedere se e come il trasferimento di energia (che nei moto anticiclonici va dall’alto vero il basso) riuscirà ad intaccare la struttura del Vortice ai piani inferiori.
Con la QBO in fase positiva il classico split a 10hPa è difficile, più probabilmente si tratterà di uno stretching del Vortice e sua rilocazione sull’Asia orientale e sull’Europa. Saranno comunque dolori, perché in assenza di una chiara spinta retrograda, ma con l’aria Artica spostata verso sud a tutte le quote, si tratterà probabilmente di uno scandinavian pattern positivo, la Valle del Rodano è pregata di rinforzare le barricate, perché se il freddo entra da lì lascia il segno.
Quando? Non a tiro di modelli, che prospettano comunque una bella discesa fredda sui Balkani per la media scadenza. Seguirà, ma non ci sono campi di previsione che tengano nella fattispecie, una temporanea ripresa del flusso zonale, prima che gli effetti di questo stratwarming (che potrebbe essere anche un Major Warming) si facciano sentire, vale a dire non prima della seconda decade di febbraio.
Io resto qui a guardare, e voi?
PS: un’ultima cosa. Ad oggi, l’ultima corsa disponibile e lunga scadenza va in tutt’altra durezione. Ciò significa che o la va o la spacca, ci giochiamo l’onore previsionistico confidando nell’attendibilità del modello stratosferico, il che è una bella contraddizione in termini, ma questo lavoro funziona così.
http://www.climatemonitor.it/?p=15533
_________________
Naturalmente avrete intuito che viaggiamo sulla stessa linea di pensiero.
Marvel
Vi riposto il suo articolo uscito stamane su Climatemonitor.it
Stratwarming, parte l’inseguimento
SCRITTO DA GUIDO GUIDI IL 27 - GENNAIO - 2011
Ne vedremo delle belle. Una volta di più la fantastica macchina del sistema Pianeta ha deciso di stupirci. Dopo un anno di semi-latitanza del Vortice Polare Stratosferico, l’inversione di segno dei venti in alto atmosfera ( QBO positiva da mesi ormai) sembrava dovesse garantire qualcosa di diverso.
Un bel vortice solido e compatto, freddo q.b. dalle parti del Polo geografico, circondato da un flusso veloce a garanzia di elevata zonalità sull’emisfero settentrionale. Neanche per idea. Il Vortice c’è, ma non dove dovrebbe essere. Ha subito una serie di eventi di riscaldamento marginali, alimentando flussi meridiani intensi e duraturi che a loro volta lo hanno via via indebolito trasferendo energia in alta quota ed alle alte latitudini.
Ora c’è un anticiclone possente in area aleutinica a quote stratosferiche, una spinta che sta letteralmente cacciando via dalla sua sede naturale il VPS. Alla quota barica di 1hPa la prognosi deterministica vede uno split del Vortice tra 7-10 giorni, di lì in avanti si tratterà di vedere se e come il trasferimento di energia (che nei moto anticiclonici va dall’alto vero il basso) riuscirà ad intaccare la struttura del Vortice ai piani inferiori.
Con la QBO in fase positiva il classico split a 10hPa è difficile, più probabilmente si tratterà di uno stretching del Vortice e sua rilocazione sull’Asia orientale e sull’Europa. Saranno comunque dolori, perché in assenza di una chiara spinta retrograda, ma con l’aria Artica spostata verso sud a tutte le quote, si tratterà probabilmente di uno scandinavian pattern positivo, la Valle del Rodano è pregata di rinforzare le barricate, perché se il freddo entra da lì lascia il segno.
Quando? Non a tiro di modelli, che prospettano comunque una bella discesa fredda sui Balkani per la media scadenza. Seguirà, ma non ci sono campi di previsione che tengano nella fattispecie, una temporanea ripresa del flusso zonale, prima che gli effetti di questo stratwarming (che potrebbe essere anche un Major Warming) si facciano sentire, vale a dire non prima della seconda decade di febbraio.
Io resto qui a guardare, e voi?
PS: un’ultima cosa. Ad oggi, l’ultima corsa disponibile e lunga scadenza va in tutt’altra durezione. Ciò significa che o la va o la spacca, ci giochiamo l’onore previsionistico confidando nell’attendibilità del modello stratosferico, il che è una bella contraddizione in termini, ma questo lavoro funziona così.
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Re: La Voce Della Stratosfera (aggiornato 26 Gennaio 2011)
Massimiliano, al di là degli effetti che potranno manifestarsi o meno ti ringrazio per le spiegazioni e per i costanti aggiornamenti che a noi tutti ci dai. grazie
Le medie non sono altro che un tentativo della mente umana di dare un ordine ad un sistema che per natura sua è disordinato
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Re: La Voce Della Stratosfera (aggiornato 26 Gennaio 2011)
Figurati, per me condividere queste tematiche con chi ne è interessato, cercando di studiare ed interpretarne le dinamiche per dedurne l'evoluzione, al di là degli effetti che produrranno, è sempre un piacere.Massimiliano, al di là degli effetti che potranno manifestarsi o meno ti ringrazio per le spiegazioni e per i costanti aggiornamenti che a noi tutti ci dai. grazie
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Re: La Voce Della Stratosfera (aggiornato 27 Gennaio 2011)
Lo sapevo che Guido Guidi prima di scrivere i propri editoriali dava una sbirciata a quello che scrive Massi..._________________
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Re: La Voce Della Stratosfera (aggiornato 27 Gennaio 2011)
Ma no, le carte sono quelle, chi le sa leggere non può che arrivare ad intuire le stesse tendenze.Lo sapevo che Guido Guidi prima di scrivere i propri editoriali dava una sbirciata a quello che scrive Massi..._________________
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Re: La Voce Della Stratosfera (aggiornato 27 Gennaio 2011)
.........a parer mio, se tutto va bene, il target sarà tra il 15 ed il 20 febbraio. Lo scand+ un po' prima e sarebbe l'evoluzione più logica. Naturalmente, seppur ritenendo che siamo messi abbastanza bene come circolazione generale, servirebbe come sempre anche un po' di "fortuna".
....pensace!
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Re: La Voce Della Stratosfera (aggiornato 27 Gennaio 2011)
Ciao grande ma col probabilissimo superamento della soglia critica del NAM come la dobbiamo prendere?Ma no, le carte sono quelle, chi le sa leggere non può che arrivare ad intuire le stesse tendenze.Lo sapevo che Guido Guidi prima di scrivere i propri editoriali dava una sbirciata a quello che scrive Massi..._________________
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