Ambienti Terrestri Incontaminati
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Ambienti Terrestri Incontaminati
Esistono ancora posti remoti sulla terra dove l'inquinamento ambientale è assente?
secondo alcuni miei amici no, perchè secondo loro lo smog grazie ai venti viene trasportato un pò ovunque nel mondo, quindi nessuna zona della terra è ormai incontaminata...
è davvero così?
secondo alcuni miei amici no, perchè secondo loro lo smog grazie ai venti viene trasportato un pò ovunque nel mondo, quindi nessuna zona della terra è ormai incontaminata...
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- Poranese457
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Re: Ambienti Terrestri Incontaminati
Ciao Lux!
Beh secondo me esisteranno di sicuro posti "incontaminati", luoghi in cui l'uomo non ha mai messo zampa così lontani da tutto ed esenti dunque anche dall'inquinamento di cui parli tu.
Mi vengono in mente aree del Canada centro/settentrionale, dell'Alaska, della Groenlandia o, ancora meglio, alcune sperdute isole del Pacifico visibili da satellite o da Google Earth.
Il fatto che lo smog venga trasportato ovunque mi pare però un'esagerazione: pensa ai nostri italici paesini di campagna, a volte distanti poche decine di chilometri in linea d'aria da importanti agglomerati urbani eppure completamente esenti da problemi di smog.
Ecco, se bastano distanze così piccole per dissolvere a sufficienza nell'aria le materie tossiche figurati che effetto può avere su gas e polveri vari una ampia distesa di terraferma o di oceano prive di antropizzazione come ve ne son a bizzeffe sul nostro Pianeta.
Via, a quei livelli ancora non ci siamo, ciò non toglie che quello dell'inquinamento dell'aria sia un problema quanto mai serio
Beh secondo me esisteranno di sicuro posti "incontaminati", luoghi in cui l'uomo non ha mai messo zampa così lontani da tutto ed esenti dunque anche dall'inquinamento di cui parli tu.
Mi vengono in mente aree del Canada centro/settentrionale, dell'Alaska, della Groenlandia o, ancora meglio, alcune sperdute isole del Pacifico visibili da satellite o da Google Earth.
Il fatto che lo smog venga trasportato ovunque mi pare però un'esagerazione: pensa ai nostri italici paesini di campagna, a volte distanti poche decine di chilometri in linea d'aria da importanti agglomerati urbani eppure completamente esenti da problemi di smog.
Ecco, se bastano distanze così piccole per dissolvere a sufficienza nell'aria le materie tossiche figurati che effetto può avere su gas e polveri vari una ampia distesa di terraferma o di oceano prive di antropizzazione come ve ne son a bizzeffe sul nostro Pianeta.
Via, a quei livelli ancora non ci siamo, ciò non toglie che quello dell'inquinamento dell'aria sia un problema quanto mai serio
- marvel
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Re: Ambienti Terrestri Incontaminati
Se per incontaminata intendi che vi sia completa assenza di sostanze inquinanti nell'aria, probabilmente è impossibile... ma normalmente poche particelle per milione di inquinanti sono considerate nulla... quindi, seguendo questa "normale" convenzione... si, esistono molte zone incontaminate sul nostro pianeta.
Lo smog, poi, è una ben determinata situazione, una miscela di fumi (polveri sottili) e umidità/acqua (nebbia) che si verifica nei centri urbani o altamente industrializzati... a pochi km di distanza si assiste già ad un buon abbattimento dei valori di inquinamento.
E' pur vero che tali inquinanti possono essere "raccolti" dalle nubi, o trasportati dai venti e, in alcuni casi, possono giungere abbastanza lontano e produrre fenomeni dannosi. Avrete tutti presenti il fenomeno delle piogge acide su penisola scandinava, Polonia e Russia, dovute essenzialmente all'inquinamento prodotto, nei decenni passati, dalla massiccia industrializzazione del bacino della Ruhr, in Germania. Un altro caso più recente è quello della Cina... in cui i fumi di Pechino possono raggiungere distanze considerevoli mantenendo concentrazioni elevate.
Comunque sono sicuro che ci siano molti posti al mondo completamente incontaminati.... uno su tutti l'Antartide... fortunatamente resta al di fuori da qualsiasi influenza impattante.
Lo smog, poi, è una ben determinata situazione, una miscela di fumi (polveri sottili) e umidità/acqua (nebbia) che si verifica nei centri urbani o altamente industrializzati... a pochi km di distanza si assiste già ad un buon abbattimento dei valori di inquinamento.
E' pur vero che tali inquinanti possono essere "raccolti" dalle nubi, o trasportati dai venti e, in alcuni casi, possono giungere abbastanza lontano e produrre fenomeni dannosi. Avrete tutti presenti il fenomeno delle piogge acide su penisola scandinava, Polonia e Russia, dovute essenzialmente all'inquinamento prodotto, nei decenni passati, dalla massiccia industrializzazione del bacino della Ruhr, in Germania. Un altro caso più recente è quello della Cina... in cui i fumi di Pechino possono raggiungere distanze considerevoli mantenendo concentrazioni elevate.
Comunque sono sicuro che ci siano molti posti al mondo completamente incontaminati.... uno su tutti l'Antartide... fortunatamente resta al di fuori da qualsiasi influenza impattante.
Ultima modifica di marvel il mar 22 ott, 2013 10:32, modificato 1 volta in totale.
- Cyborg
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Re: Ambienti Terrestri Incontaminati
Purtroppo siamo arrivati anche lì...Comunque sono sicuro che ci siano molti posti al mondo completamente incontaminati.... uno su tutti l'Antartide... fortunatamente resta al di fuori da qualsiasi influenza impattante.
Anche l'Antartide a rischio inquinamento
Almeno duecento siti a rischio sono stati individuati durante le esplorazioni effettuate dall'United Kingdom Antarctic Hertiage Trust, l'ente fondato per tentare di risolvere questo grave problema di inquinamento ambientale.
Molti dei rifiuti contenuti in questi siti, dopo essere stati individuati, vengono portati alla base americana di Mc Murdo dove in parte vengono riciclati.
Secondo quanto sostengono i tecnici della base antartica inglese Port Lockroy, la superficie antartica è disseminata di rifiuti, stazioni disabitate, cisterne che, in taluni casi costituiscono vere e proprie bombe ad orologeria pronte a minare la salute di questo luogo, con conseguenze più gravi di quelle che molti dichiarano, data la nocività dei rifiuti chimici contenuti nei siti abbandonati.
Rachel Morgan, amministratrice dell'United Kingdom Antarctic Heritage Trust, lancia un serissimo allarme.
Vecchie baleniere abbandonate, cisterne che un tempo contenevano preparati chimici utilizzati per la raffinazione del grasso di balena ora sostano, arrugginite e piene di pericoli, sulle coste del continente bianco.
Basi di ricerca abbandonate da governi che non possono più permettersi di finanziare progetti, come per esempio l'Argentina. Il Paese sudamericano, in concomitanza con la grave crisi economica che lo ha colpito, ha preferito abbandonare le stazioni permettendo che divenissero minacce all'ecosistema antartico.
Il Trattato Antartico ha sempre cercato di sostenere lo sfruttamento pacifico di questo territorio, limitando le presenze umane al fine di studiarlo senza danneggiare l'ambiente e gli esseri viventi che lo popolano.
Sono sempre stati proibiti test nucleari, l'uso del territorio come discarica e anche la pesca ha avuto moltissime limitazioni.
Ovviamente questo non può essere sufficiente. Occorre un impegno maggiore per risolvere una situazione che diventa sempre più pericolosa e rischia di danneggiare definitivamente l'Antartide.
Questo affascinante continente interamente ricoperto da est ad ovest da una massa di ghiaccio spessa decine di metri per le sue condizioni di vita avverse (le temperature invernali possono raggiungere anche i 60 gradi sotto lo zero) è rimasto fino a poco tempo fa un ambiente vergine dove la presenza umana è solo per scopi scientifici: studiare l'ambiente e scoprire il passato geologico della Terra esaminando il materiale prelevato dagli strati inferiori della calotta glaciale.
L'ecosistema antartico è molto delicato. Nonostante le proibitive condizioni di vita essa è rappresentata da invertebrati che abitano nelle zone deglaciate e costiere del continente. Sulla costa occidentale della Penisola Antartica, sugli arcipelaghi e isole limitrofe, si trovano la maggior parte delle specie vegetali: licheni, muschi e funghi.
Vi sono vertebrati che popolano le zone costiere in estate durante il periodo della riproduzione: foche e uccelli, tra cui i pinguini. L'habitat marino a differenza di quello terrestre è assai popolato e produttivo, l'ecosistema è molto ricco: fitoplancton, che è la fonte primaria di cibo per il krill, e numerose specie ittiche trovano tra questi ghiacci il loro ideale habitat riproduttivo.
E la possibilità di visitare questi posti incontaminati e di fotografare gli animali, offerta da un numero sempre maggiore di viaggi organizzati, è un'altra causa impattante su questo delicato ecosistema.
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Re: Ambienti Terrestri Incontaminati
Ambienti incontaminati? Certo che esistono. Sto pensando alle grotte. Alcune sono così profonde e lunghe che dificilmente arriva qualcosa dall'esteno, senza contare quelle che non sono state ancora scoperte.!!
"Dio provede ma n'careggia"
www.gubbiometeo.it
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Re: Ambienti Terrestri Incontaminati
A parte il fatto che stiamo parlando di un continente e che l'immensa vastità del territorio e delle coste (nonché lo spessore dei ghiacci, che non è di decine di metri, come affermato nell'articolo, ma di chilometri) è tale da rendere quasi ininfluenti le stazioni scientifiche e le navi arenate di cui si parla... io credo che sia ancora un continente praticamente deserto ed incontaminato dall'uomo.Purtroppo siamo arrivati anche lì...Comunque sono sicuro che ci siano molti posti al mondo completamente incontaminati.... uno su tutti l'Antartide... fortunatamente resta al di fuori da qualsiasi influenza impattante.
Anche l'Antartide a rischio inquinamento
Almeno duecento siti a rischio sono stati individuati durante le esplorazioni effettuate dall'United Kingdom Antarctic Hertiage Trust, l'ente fondato per tentare di risolvere questo grave problema di inquinamento ambientale.
Molti dei rifiuti contenuti in questi siti, dopo essere stati individuati, vengono portati alla base americana di Mc Murdo dove in parte vengono riciclati.
Secondo quanto sostengono i tecnici della base antartica inglese Port Lockroy, la superficie antartica è disseminata di rifiuti, stazioni disabitate, cisterne che, in taluni casi costituiscono vere e proprie bombe ad orologeria pronte a minare la salute di questo luogo, con conseguenze più gravi di quelle che molti dichiarano, data la nocività dei rifiuti chimici contenuti nei siti abbandonati.
Rachel Morgan, amministratrice dell'United Kingdom Antarctic Heritage Trust, lancia un serissimo allarme.
Vecchie baleniere abbandonate, cisterne che un tempo contenevano preparati chimici utilizzati per la raffinazione del grasso di balena ora sostano, arrugginite e piene di pericoli, sulle coste del continente bianco.
Basi di ricerca abbandonate da governi che non possono più permettersi di finanziare progetti, come per esempio l'Argentina. Il Paese sudamericano, in concomitanza con la grave crisi economica che lo ha colpito, ha preferito abbandonare le stazioni permettendo che divenissero minacce all'ecosistema antartico.
Il Trattato Antartico ha sempre cercato di sostenere lo sfruttamento pacifico di questo territorio, limitando le presenze umane al fine di studiarlo senza danneggiare l'ambiente e gli esseri viventi che lo popolano.
Sono sempre stati proibiti test nucleari, l'uso del territorio come discarica e anche la pesca ha avuto moltissime limitazioni.
Ovviamente questo non può essere sufficiente. Occorre un impegno maggiore per risolvere una situazione che diventa sempre più pericolosa e rischia di danneggiare definitivamente l'Antartide.
Questo affascinante continente interamente ricoperto da est ad ovest da una massa di ghiaccio spessa decine di metri per le sue condizioni di vita avverse (le temperature invernali possono raggiungere anche i 60 gradi sotto lo zero) è rimasto fino a poco tempo fa un ambiente vergine dove la presenza umana è solo per scopi scientifici: studiare l'ambiente e scoprire il passato geologico della Terra esaminando il materiale prelevato dagli strati inferiori della calotta glaciale.
L'ecosistema antartico è molto delicato. Nonostante le proibitive condizioni di vita essa è rappresentata da invertebrati che abitano nelle zone deglaciate e costiere del continente. Sulla costa occidentale della Penisola Antartica, sugli arcipelaghi e isole limitrofe, si trovano la maggior parte delle specie vegetali: licheni, muschi e funghi.
Vi sono vertebrati che popolano le zone costiere in estate durante il periodo della riproduzione: foche e uccelli, tra cui i pinguini. L'habitat marino a differenza di quello terrestre è assai popolato e produttivo, l'ecosistema è molto ricco: fitoplancton, che è la fonte primaria di cibo per il krill, e numerose specie ittiche trovano tra questi ghiacci il loro ideale habitat riproduttivo.
E la possibilità di visitare questi posti incontaminati e di fotografare gli animali, offerta da un numero sempre maggiore di viaggi organizzati, è un'altra causa impattante su questo delicato ecosistema.
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