Come il gioco delle due notizie: la buona e la cattiva.
Invece, in realtà, sono entrambe cattive.
1) E' vero, l'AGW (io lo chiamo così perchè per me è così) si è quasi fermato, negli ultimi anni. Ma presto tornerà a correre, e qui spiegano perchè:
http://www.lescienze.it/news/2015/02/28 ... a-2504344/
2) Arriva la conferma sperimentale: la C02 fa davvero aumentare la temperatura sulla Terra.
http://www.lescienze.it/news/2015/02/26 ... o-2501119/
Due studi poco consolatori pubblicati da "Le Scienze"
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- burjan
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Il dono della previsione è far comprendere quanto sia perfettamente inutile dare una risposta alle domande sbagliate (Ursula Le Guin)
- marvel
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Re: Due studi poco consolatori pubblicati da "Le Scienz
Certo che ci si aspettava molto di più dopo 27 anni dall'allarme di Mann, per lo meno che dopo la caduta del suo Hockey Stick, riuscisse a proporre modelli capaci di prevedere e dimostrare realisticamente la teoria dell'AGW, che invece resta ancora una teoria priva di riscontri oggettivi.
Gli studi che ha riportato Luisito non hanno niente di provato, anzi, confermano quanto già si sapeva e che è alla base dello scetticismo di gran parte del mondo scientifico sul clima. (Il numero più alto di scettici, "sorprendentemente", si ritrova tra gli studiosi del clima che non hanno rapporti diretti con enti che sul cambiamento climatico ci campano.)
Tornando ai 2 studi in questione:
1) è l'ennesimo tentativo di spiegare dove sia andato a finire il calore in eccesso (il cosiddetto "calore mannaro" che tutti cercano e che nessuno trova) ipotizzato dai modelli ma non evidenziato da nessuna osservazione. Dopo averlo cercato inutilmente in fondo agli oceani, adesso si sono decisi a cercarlo in superficie con una tesi alquanto curiosa: sarebbero i cicli oceanici a "nasconderlo"... Quindi, se particolari combinazioni di oscillazioni naturali multidecadali nascondono il calore, va bene, se particolari combinazioni naturali lo rendono all'atmosfera, allora è innaturale.
Fermo restando che l'ipotesi più ovvia, che questi studi colpevolmente non considerano, è che sia il Sole a determinare l'andamento delle oscillazioni, così come il maggiore o minore flusso di calore verso il nostro pianeta.
Vedi l'attuale delusione dei sostenitori della teoria dell'AGW per un El Nino decisamente debole.
(per inciso, questa dovrebbe essere l'andamento termico degli oceani secondo le loro previsioni in un futuro prossimo... e perché mai dovrebbero azzeccarci questa volta, vista l'inattendibilità assoluta delle precedenti previsioni fatte dagli stessi modelli??? )
Ed ecco le numerose previsioni modellistiche (spaghi) contro le osservazioni, pallini grigi e quadrati azzurri:
2) Che la CO2 fosse un gas serra è risaputo da decenni, o anche più, quello che gli studi non dicono è che la saturazione del riscaldamento da CO2 renderà ben presto inutili tutti questi studi.
Infatti se c'è qualcosa di provato, che è anche coincidente con quanto previsto, è l'incapacità del forcing della CO2 di seguire linearmente l'andamento della crescita delle concentrazioni... cosa che continua invece ad essere ipotizzata nei modelli. I parole semplici, la CO2, oltre ad avere un ruolo minimo nel totale dei Gas Serra (dove il ruolo di gran lunga maggiore è quello del vapore acqueo) non è in grado di assorbire e riflettere a terra sempre maggiori quantità di calore. La spiegazione è stata prodotta e provata decenni or sono, ma la fisica sembra non piacere a certi climatologi e modellisti che continuano a vedere l'azione della CO2 illimitata.
In realtà la CO2 agisce solo su certe lunghezze d'onda e lo fa in modo selettivo in prossimità del suolo, dove la radiazione luminosa incidente viene assorbita e riflessa in onde anche nell'infrarosso. Dopo pochi m dal suolo l'anidride carbonica ha già assorbito quanto poteva assorbire di questa radiazione riflessa.
Se le concentrazioni di CO2 fossero minori riuscirebbe ad assorbire la stessa quantità di calore (o quasi) dopo appena qualche altro m di spessore di atmosfera, ma praticamente sempre la stessa quantità di energia sarebbe.
Viceversa, maggiori sono le concentrazioni di CO2 nell'aria, e più vicino alla superficie del terreno la CO2 esaurisce il suo ruolo di gas serra (a differenza del vapore che non ha una distribuzione omogenea, e che quindi può variare sia la capacità di assorbimento che la posizione/quota in cui questo avviene).
Questo significa che potremmo anche riempire l'atmosfera di CO2, ma l'andamento della sua capacità di assorbimento sarà questo:
Che sta anche a significare che il suo effetto forzante sulle temperatura e quindi sul clima è praticamente giunto a saturazione.
Quello che davvero può fare la differenza è la quantità di energia in arrivo dal Sole, se aumenta l'intensità di quella, anche la CO2 sarà in grado di assorbire più energia, se diminuisce quella, la CO2 (come anche gli altri gas) assorbiranno una minore quantità radiazione e quindi di calore.
[youtube]5yq1MFUQ0fI[/youtube]
PS(i confronti col pianeta Venere non solo sono sbagliati perché l'atmosfera di Venere è molto più densa, con gas serra di tutt'altro genere, oltre alla CO2, su tutto lo spettro radiativo solare, ma Venere stessa sta molto più vicina al Sole).
Gli studi che ha riportato Luisito non hanno niente di provato, anzi, confermano quanto già si sapeva e che è alla base dello scetticismo di gran parte del mondo scientifico sul clima. (Il numero più alto di scettici, "sorprendentemente", si ritrova tra gli studiosi del clima che non hanno rapporti diretti con enti che sul cambiamento climatico ci campano.)
Tornando ai 2 studi in questione:
1) è l'ennesimo tentativo di spiegare dove sia andato a finire il calore in eccesso (il cosiddetto "calore mannaro" che tutti cercano e che nessuno trova) ipotizzato dai modelli ma non evidenziato da nessuna osservazione. Dopo averlo cercato inutilmente in fondo agli oceani, adesso si sono decisi a cercarlo in superficie con una tesi alquanto curiosa: sarebbero i cicli oceanici a "nasconderlo"... Quindi, se particolari combinazioni di oscillazioni naturali multidecadali nascondono il calore, va bene, se particolari combinazioni naturali lo rendono all'atmosfera, allora è innaturale.
Fermo restando che l'ipotesi più ovvia, che questi studi colpevolmente non considerano, è che sia il Sole a determinare l'andamento delle oscillazioni, così come il maggiore o minore flusso di calore verso il nostro pianeta.
Vedi l'attuale delusione dei sostenitori della teoria dell'AGW per un El Nino decisamente debole.
(per inciso, questa dovrebbe essere l'andamento termico degli oceani secondo le loro previsioni in un futuro prossimo... e perché mai dovrebbero azzeccarci questa volta, vista l'inattendibilità assoluta delle precedenti previsioni fatte dagli stessi modelli??? )
Ed ecco le numerose previsioni modellistiche (spaghi) contro le osservazioni, pallini grigi e quadrati azzurri:
2) Che la CO2 fosse un gas serra è risaputo da decenni, o anche più, quello che gli studi non dicono è che la saturazione del riscaldamento da CO2 renderà ben presto inutili tutti questi studi.
Infatti se c'è qualcosa di provato, che è anche coincidente con quanto previsto, è l'incapacità del forcing della CO2 di seguire linearmente l'andamento della crescita delle concentrazioni... cosa che continua invece ad essere ipotizzata nei modelli. I parole semplici, la CO2, oltre ad avere un ruolo minimo nel totale dei Gas Serra (dove il ruolo di gran lunga maggiore è quello del vapore acqueo) non è in grado di assorbire e riflettere a terra sempre maggiori quantità di calore. La spiegazione è stata prodotta e provata decenni or sono, ma la fisica sembra non piacere a certi climatologi e modellisti che continuano a vedere l'azione della CO2 illimitata.
In realtà la CO2 agisce solo su certe lunghezze d'onda e lo fa in modo selettivo in prossimità del suolo, dove la radiazione luminosa incidente viene assorbita e riflessa in onde anche nell'infrarosso. Dopo pochi m dal suolo l'anidride carbonica ha già assorbito quanto poteva assorbire di questa radiazione riflessa.
Se le concentrazioni di CO2 fossero minori riuscirebbe ad assorbire la stessa quantità di calore (o quasi) dopo appena qualche altro m di spessore di atmosfera, ma praticamente sempre la stessa quantità di energia sarebbe.
Viceversa, maggiori sono le concentrazioni di CO2 nell'aria, e più vicino alla superficie del terreno la CO2 esaurisce il suo ruolo di gas serra (a differenza del vapore che non ha una distribuzione omogenea, e che quindi può variare sia la capacità di assorbimento che la posizione/quota in cui questo avviene).
Questo significa che potremmo anche riempire l'atmosfera di CO2, ma l'andamento della sua capacità di assorbimento sarà questo:
Che sta anche a significare che il suo effetto forzante sulle temperatura e quindi sul clima è praticamente giunto a saturazione.
Quello che davvero può fare la differenza è la quantità di energia in arrivo dal Sole, se aumenta l'intensità di quella, anche la CO2 sarà in grado di assorbire più energia, se diminuisce quella, la CO2 (come anche gli altri gas) assorbiranno una minore quantità radiazione e quindi di calore.
[youtube]5yq1MFUQ0fI[/youtube]
PS(i confronti col pianeta Venere non solo sono sbagliati perché l'atmosfera di Venere è molto più densa, con gas serra di tutt'altro genere, oltre alla CO2, su tutto lo spettro radiativo solare, ma Venere stessa sta molto più vicina al Sole).
Ultima modifica di marvel il dom 08 mar, 2015 22:25, modificato 18 volte in totale.