Avremo tempo di discuterne. Intanto pubblico un breve resoconto ANSA, ma prima due frasi del preambolo che mi sembrano assolutamente centrali:
Recognizing that climate change represents an urgent and potentially irreversible
threat to human societies and the planet and thus requires the widest possible cooperation
by all countries, and their participation in an effective and appropriate international
response, with a view to accelerating the reduction of global greenhouse gas emissions,
Also recognizing that deep reductions in global emissions will be required in order
to achieve the ultimate objective of the Convention and emphasizing the need for urgency
in addressing climate change (...)
In altri termini, il mondo intero ha messo per iscritto, a livello politico, che il cambiamento climatico di origine antropogenica esiste ed è una minaccia urgente e potenzialmente irreversibile alle società umane ed al pianeta. Punto e basta.
Resoconto ANSA:
* RISCALDAMENTO GLOBALE - L'articolo 2 dell'accordo fissa l'obiettivo di restare "ben al di sotto dei 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali", con l'impegno a "portare avanti sforzi per limitare l'aumento di temperatura a 1,5 gradi".
* OBIETTIVO A LUNGO TERMINE SULLE EMISSIONI - L'articolo 3 prevede che i Paesi "puntino a raggiungere il picco delle emissioni di gas serra il più presto possibile", e proseguano "rapide riduzioni dopo quel momento" per arrivare a "un equilibrio tra le emissioni da attività umane e le rimozioni di gas serra nella seconda metà di questo secolo". * IMPEGNI NAZIONALI E REVISIONE - In base all'articolo 4, tutti i Paesi "dovranno preparare, comunicare e mantenere" degli impegni definiti a livello nazionale, con revisioni regolari che "rappresentino un progresso" rispetto agli impegni precedenti e "riflettano ambizioni più elevate possibile". I paragrafi 23 e 24 della decisione sollecitano i Paesi che hanno presentato impegni al 2025 "a comunicare entro il 2020 un nuovo impegno, e a farlo poi regolarmente ogni 5 anni", e chiedono a quelli che già hanno un impegno al 2030 di "comunicarlo o aggiornarlo entro il 2020". La prima verifica dell'applicazione degli impegni è fissata al 2023, i cicli successivi saranno quinquennali * LOSS AND DAMAGE - L'accordo prevede un articolo specifico, l'8, dedicato ai fondi destinati ai Paesi vulnerabili per affrontare i cambiamenti irreversibili a cui non è possibile adattarsi, basato sul meccanismo sottoscritto durante la Cop 19, a Varsavia, che "potrebbe essere ampliato o rafforzato". Il testo "riconosce l'importanza" di interventi per "incrementare la comprensione, l'azione e il supporto", ma non può essere usato, precisa il paragrafo 115 della decisione, come "base per alcuna responsabilità giuridica o compensazione" * FINANZIAMENTI - L'articolo 9 chiede ai Paesi sviluppati di "fornire risorse finanziarie per assistere" quelli in via di sviluppo, "in continuazione dei loro obblighi attuali". Più in dettaglio, il paragrafo 115 della decisione "sollecita fortemente" questi Paesi a stabilire "una roadmap concreta per raggiungere l'obiettivo di fornire insieme 100 miliardi di dollari l'anno da qui al 2020", con l'impegno ad aumentare "in modo significativo i fondi per l'adattamento" * TRASPARENZA - L'articolo 13 stabilisce che, per "creare una fiducia reciproca" e "promuovere l'implementazione" è stabilito "un sistema di trasparenza ampliato, con elementi di flessibilità che tengano conto delle diverse capacità".
Letto così, non sembra un granchè. In realtà, la parte più corposa dell'accordo preesisteva: è costituita dalla somma dei singoli impegni che gli Stati hanno autoassunto autonomamente.
Non sappiamo se basterà, ma è l'inizio della fine dell'era dei combustibili fossili.
Ricordiamo che il tanto vituperato Protocollo di Kyoto raggiunse i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni, (grazie anche alla crisi economica). Perchè un trattato internazionale è ancora una cosa seria, impegna le parti e non può essere stracciato così facilmente.
I danni fatti ce li trascineremo per decenni, ma forse i nostri nipoti riusciranno ad evitare parte delle sofferenze che i nostri figli saranno inevitabilmente chiamati a vivere.
Parigi COP21, sottoscritto l'accordo.
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- burjan
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Parigi COP21, sottoscritto l'accordo.
Il dono della previsione è far comprendere quanto sia perfettamente inutile dare una risposta alle domande sbagliate (Ursula Le Guin)