Il Dibattito - Serristi e Antiserristi
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- marvel
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Re: Il Dibattito - Serristi E Antiserristi
suggerisco anche di leggere, con santa pazienza, l'approfondito articolo dell'Ing. Vacca sul cambiamento climatico e la disputa in corso:
http://www.robertovacca.com/serra.html
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- il fosso
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Re: Il Dibattito - Serristi E Antiserristi
I dubbi verso le tendenze al riscaldamento terrestre trovano nuove conferme, leggete questo articolo, è un pò che è uscito, quindi forse alcuni di voi l'avranno già letto.
Maurizio Blondet 10 aprile 2008
E’ ufficiale: i modelli matematici che spiegavano il riscaldamento globale come provocato dalle industrie umane sono errati. L’ente che manovra questi modelli, l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), dovrà correggerli (1).
La verità era emersa già nella conferenza sul clima indetta a Bali dall’ONU il dicembre scorso. Allora vari climatologi fecero notare che il modello IPCC faceva previsioni sbagliate.
Per esempio, prevedeva che i gas ad effetto serra avrebbero prodotto vasti «punti caldi» nella troposfera tropicale, che avrebbero rafforzato l’effetto di riscaldamento. Tali punti caldi non si sono fatti vedere. I satelliti meteo, specie il nuovo «Aqua», non li registravano.
In quell’occasione il britannico Christopher Monckton e l’australiano David Evans rilevarono alcuni errori nella «equazione Stefan-Boltman» usata dall’IPCC. Corretti quegli errori, l’aumento di temperatura terrestre risulta di due terzi inferiore a quello predetto dai modelli, diciamo così, ufficiali.
Tecnicismi a parte, la questione si riduce a questo: l’importanza del CO2 (di presunta origine industriale) nell’effetto serra è stata ampiamente sopravvalutata, mentre è stato sottovalutato l’effetto del vapore acqueo.
Secondo i modelli, l’accresciuta evaporazione degli oceani riscaldati dall’effetto-serra doveva produrre grandi quantità di vapore acqueo che si stabilizzava nell’alta atmosfera, rinforzando l’effetto calorico e provocando i mitici «punti caldi» (hot spot) ora dimostrati inesistenti.
Il satellite «Aqua» invece ha mostrato che le nuvole di vapor acqueo si formano a più bassa quota, e non sono affatto stabili. Anzi, tutto il vapore in più precipita rapidamente in piogge, che dilavano il vapor acqueo e insieme il CO2, con il risultato di indebolire, anziché intensificare, l’effetto-serra. L’indebolimento è accentuato dalle pioggie che, cadendo più intense, raffreddano gli oceani sottostanti. Insomma nel mondo è in azione una sorta di auto-regolazione climatica.
Nel complesso, il clima non è molto sensibile alla quantità di CO2 presente, perché lo contrasta con il termostato naturale (il complesso ciclo del vapore e delle precipitazioni) che tende piuttosto al raffreddamento. E’ questo il motivo per cui nei millenni ci sono state numerose Ere Glaciali, ma nessuna Era Rovente: il periodo caldo del Medioevo fu una benigno tepore, non una torrida estate plurisecolare.
Soprattutto, non esiste il temuto «punto di non ritorno» cui Al Gore, premio Nobel per il terrorismo climatico, richiama con i suoi allarmi, tipo: bruciare meno petrolio «prima che sia troppo tardi».
Non c’è un «troppo tardi», perché l’aggiunta di CO2 nell’atmosfera ha un effetto via via minore. Un po’ come una prima mano di vernice su un vetro ha un potente effetto sulla trasparenza del vetro, ma mani ulteriori cambiano poco o nulla.
L’IPCC ha accettato di cambiare i parametri dei suoi modelli matematici per tener conto di queste nuove scoperte. A questo punto, c’è da chiedersi se il danno che si tenta di imporre all’economia di tutti i Paesi sottoponendole a costose misure per contrastare gli effetti avversi «predetti» dal falso modello abbiano un senso. Ci si può chiedere anche se quel modello sia solo errato o «falsato» dall’ideologia, o da inconfessate volontà di «crescita zero» dei poteri occulti.
Il Nobel dato in fretta e con tanta grancassa all’insignificante Gore, il politico oggi smentito dai climatologi, può essere una risposta. E sarà bene ricordare che su questo allarme è nata tutta uno lucrosa industria per salvarci da un effetto inesistente, una grande offerta di servizi contro un pericolo fantastico e di una immane regolamentazione globale, come quella di Kyoto coi suoi calcoli su – «debiti» e «crediti» di emissioni di carbonio, la cui applicazione necessiterebbe di un governo mondiale dittatoriale.
Burocrazie transnazionali e fonti alquanto sospette d’autorità - la britannica Royal Society, sir Nicholas Stern il banchiere che nel 2006 preparò, per volontà di Tony Blair un «Rapporto Stern» in cui proponeva misure costose per scoraggiare le emissioni, l’ONU, decine di ambientalisti divenuti famosi per effetto dell’effetto-serra, miriadi di «competenti» ed «esperti» ben pagati, cattedratici ben finanziati per allarmare, nonché celebri giornalisti - ora dovranno rimangiarsi tutto. In attesa di suonare l’allarme generale per l’imminente glaciazione.
«L’illusione che con la raccolta differenziata, il riciclaggio e i trasporti pubblici potevamo salvare il pianeta sarà presto rioconosciuta per quello che è sempre stata: una scemenza infantile», ha scritto il giornalista Christopher Pearson del giornale The Australian il 22 marzo.
In Australia saranno contenti i canguri: scampato pericolo. Che cosa c’entrano i canguri? C’entrano, se seguite il ragionamento elaborato al CSIRO, un ente australiano creato e finanziato per studiare come impedire ai ruminanti bovini e ovini di emettere flautulenze al metano, altamente inquinanti e tragicamente colpevoli dell’effetto serra (ecco un bell’esempio di ricerca inutile ma finanziata).
I ruminanti dispongono di quattro stomaci, uno dei quali consente loro di assimulare la cellulosa, inassimilabile per l’uomo. Ma con un effetto collaterale sgradevole: il processo che avviene nel rumine libera metano, che poi esce nell’atmosfera in forma di peti (2). C’è poco da ridere, specie se siete convinti dell’effetto-serra e sotto la minaccia dei protocolli di Kyoto.
Specie l’Australia, che dispone di cento milioni di pecore (ciascuna delle quali emette da dietro 7 chili di metano l’anno) e milioni di vacche (ben 90 chili): i peti del bestiame sono responsabili del 14% dei gas-serra emessi dall’Australia intera, seconda causa inquinante del continente dopo le centrali a carbone. Che fare?
Gli scienziati del CSIRO hanno identificato i colpevoli nei batteri che, dentro il rumine, trasformano la cellulosa in zuccheri, ma come sottoprodotto producono metano. Da anni gli scienziati stanno studiando un vaccino che distrugga la metanogenesi attraverso il sistema immunitario. Con poco successo.
Finalmente uno di loro - sia affidato il suo nome alla storia: Athol Klieve, capo del programma anti-metano dello Stato del Queensland - ha fatto la scoperta decisiva.
I canguri.
I canguri, essendo vissuti isolati da centinaia di migliaia d’anni dagli altri ruminanti, hanno sviluppato una flora intestinale del tutto differente. I batteri dei canguri decompongono la cellulosa ma non producono metano, bensì acetati. Il peto del canguro è acido, ma non contribuisce all’effetto-serra. Il progetto ora è di isolare questi batteri, poi di innestarli nel tubo digerente di pecore e vacche, per vedere (da lontano) l’effetto che fa.
Molto canguri verranno sacrificati alla scienza. Ci vorranno tre anni di duro lavoro e ricerca, dicono gli scienziati. Tre anni di finanziamenti sicuri per la petologia; e nemmeno la correzione dei modelli sull’effetto-serra li metterà in pericolo. Perché i petologi del CSIRO hanno già trovato un valore aggiunto per le loro ricerche: i microbi acidi dei canguri metabolizzano la cellulosa in modo «più efficiente» dei loro confratelli metanofili.
I canguri non solo risultano neutrali di fronte ai protocolli di Kyoto, ma digeriscono meglio e trasformano meglio i cibi in energia. Trasferiti i loro microbi alle vacche, esse diverranno più reditizie oltrechè ambientalmente corrette.
Maurizio Blondet 10 aprile 2008
E’ ufficiale: i modelli matematici che spiegavano il riscaldamento globale come provocato dalle industrie umane sono errati. L’ente che manovra questi modelli, l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), dovrà correggerli (1).
La verità era emersa già nella conferenza sul clima indetta a Bali dall’ONU il dicembre scorso. Allora vari climatologi fecero notare che il modello IPCC faceva previsioni sbagliate.
Per esempio, prevedeva che i gas ad effetto serra avrebbero prodotto vasti «punti caldi» nella troposfera tropicale, che avrebbero rafforzato l’effetto di riscaldamento. Tali punti caldi non si sono fatti vedere. I satelliti meteo, specie il nuovo «Aqua», non li registravano.
In quell’occasione il britannico Christopher Monckton e l’australiano David Evans rilevarono alcuni errori nella «equazione Stefan-Boltman» usata dall’IPCC. Corretti quegli errori, l’aumento di temperatura terrestre risulta di due terzi inferiore a quello predetto dai modelli, diciamo così, ufficiali.
Tecnicismi a parte, la questione si riduce a questo: l’importanza del CO2 (di presunta origine industriale) nell’effetto serra è stata ampiamente sopravvalutata, mentre è stato sottovalutato l’effetto del vapore acqueo.
Secondo i modelli, l’accresciuta evaporazione degli oceani riscaldati dall’effetto-serra doveva produrre grandi quantità di vapore acqueo che si stabilizzava nell’alta atmosfera, rinforzando l’effetto calorico e provocando i mitici «punti caldi» (hot spot) ora dimostrati inesistenti.
Il satellite «Aqua» invece ha mostrato che le nuvole di vapor acqueo si formano a più bassa quota, e non sono affatto stabili. Anzi, tutto il vapore in più precipita rapidamente in piogge, che dilavano il vapor acqueo e insieme il CO2, con il risultato di indebolire, anziché intensificare, l’effetto-serra. L’indebolimento è accentuato dalle pioggie che, cadendo più intense, raffreddano gli oceani sottostanti. Insomma nel mondo è in azione una sorta di auto-regolazione climatica.
Nel complesso, il clima non è molto sensibile alla quantità di CO2 presente, perché lo contrasta con il termostato naturale (il complesso ciclo del vapore e delle precipitazioni) che tende piuttosto al raffreddamento. E’ questo il motivo per cui nei millenni ci sono state numerose Ere Glaciali, ma nessuna Era Rovente: il periodo caldo del Medioevo fu una benigno tepore, non una torrida estate plurisecolare.
Soprattutto, non esiste il temuto «punto di non ritorno» cui Al Gore, premio Nobel per il terrorismo climatico, richiama con i suoi allarmi, tipo: bruciare meno petrolio «prima che sia troppo tardi».
Non c’è un «troppo tardi», perché l’aggiunta di CO2 nell’atmosfera ha un effetto via via minore. Un po’ come una prima mano di vernice su un vetro ha un potente effetto sulla trasparenza del vetro, ma mani ulteriori cambiano poco o nulla.
L’IPCC ha accettato di cambiare i parametri dei suoi modelli matematici per tener conto di queste nuove scoperte. A questo punto, c’è da chiedersi se il danno che si tenta di imporre all’economia di tutti i Paesi sottoponendole a costose misure per contrastare gli effetti avversi «predetti» dal falso modello abbiano un senso. Ci si può chiedere anche se quel modello sia solo errato o «falsato» dall’ideologia, o da inconfessate volontà di «crescita zero» dei poteri occulti.
Il Nobel dato in fretta e con tanta grancassa all’insignificante Gore, il politico oggi smentito dai climatologi, può essere una risposta. E sarà bene ricordare che su questo allarme è nata tutta uno lucrosa industria per salvarci da un effetto inesistente, una grande offerta di servizi contro un pericolo fantastico e di una immane regolamentazione globale, come quella di Kyoto coi suoi calcoli su – «debiti» e «crediti» di emissioni di carbonio, la cui applicazione necessiterebbe di un governo mondiale dittatoriale.
Burocrazie transnazionali e fonti alquanto sospette d’autorità - la britannica Royal Society, sir Nicholas Stern il banchiere che nel 2006 preparò, per volontà di Tony Blair un «Rapporto Stern» in cui proponeva misure costose per scoraggiare le emissioni, l’ONU, decine di ambientalisti divenuti famosi per effetto dell’effetto-serra, miriadi di «competenti» ed «esperti» ben pagati, cattedratici ben finanziati per allarmare, nonché celebri giornalisti - ora dovranno rimangiarsi tutto. In attesa di suonare l’allarme generale per l’imminente glaciazione.
«L’illusione che con la raccolta differenziata, il riciclaggio e i trasporti pubblici potevamo salvare il pianeta sarà presto rioconosciuta per quello che è sempre stata: una scemenza infantile», ha scritto il giornalista Christopher Pearson del giornale The Australian il 22 marzo.
In Australia saranno contenti i canguri: scampato pericolo. Che cosa c’entrano i canguri? C’entrano, se seguite il ragionamento elaborato al CSIRO, un ente australiano creato e finanziato per studiare come impedire ai ruminanti bovini e ovini di emettere flautulenze al metano, altamente inquinanti e tragicamente colpevoli dell’effetto serra (ecco un bell’esempio di ricerca inutile ma finanziata).
I ruminanti dispongono di quattro stomaci, uno dei quali consente loro di assimulare la cellulosa, inassimilabile per l’uomo. Ma con un effetto collaterale sgradevole: il processo che avviene nel rumine libera metano, che poi esce nell’atmosfera in forma di peti (2). C’è poco da ridere, specie se siete convinti dell’effetto-serra e sotto la minaccia dei protocolli di Kyoto.
Specie l’Australia, che dispone di cento milioni di pecore (ciascuna delle quali emette da dietro 7 chili di metano l’anno) e milioni di vacche (ben 90 chili): i peti del bestiame sono responsabili del 14% dei gas-serra emessi dall’Australia intera, seconda causa inquinante del continente dopo le centrali a carbone. Che fare?
Gli scienziati del CSIRO hanno identificato i colpevoli nei batteri che, dentro il rumine, trasformano la cellulosa in zuccheri, ma come sottoprodotto producono metano. Da anni gli scienziati stanno studiando un vaccino che distrugga la metanogenesi attraverso il sistema immunitario. Con poco successo.
Finalmente uno di loro - sia affidato il suo nome alla storia: Athol Klieve, capo del programma anti-metano dello Stato del Queensland - ha fatto la scoperta decisiva.
I canguri.
I canguri, essendo vissuti isolati da centinaia di migliaia d’anni dagli altri ruminanti, hanno sviluppato una flora intestinale del tutto differente. I batteri dei canguri decompongono la cellulosa ma non producono metano, bensì acetati. Il peto del canguro è acido, ma non contribuisce all’effetto-serra. Il progetto ora è di isolare questi batteri, poi di innestarli nel tubo digerente di pecore e vacche, per vedere (da lontano) l’effetto che fa.
Molto canguri verranno sacrificati alla scienza. Ci vorranno tre anni di duro lavoro e ricerca, dicono gli scienziati. Tre anni di finanziamenti sicuri per la petologia; e nemmeno la correzione dei modelli sull’effetto-serra li metterà in pericolo. Perché i petologi del CSIRO hanno già trovato un valore aggiunto per le loro ricerche: i microbi acidi dei canguri metabolizzano la cellulosa in modo «più efficiente» dei loro confratelli metanofili.
I canguri non solo risultano neutrali di fronte ai protocolli di Kyoto, ma digeriscono meglio e trasformano meglio i cibi in energia. Trasferiti i loro microbi alle vacche, esse diverranno più reditizie oltrechè ambientalmente corrette.
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Re: Il Dibattito - Serristi E Antiserristi
Interessante articolo che, almeno nella prima parte (quella sull'effetto serra e il ruolo determinante del vapore acqueo rispetto all'inezia della CO2) sembra riflettere e confermare tutti i dubbi e le questioni che ho più volte proposto a forumisti e lettori dei vari editoriali locali o nazionali.
Interessante e curiosa anche la parte sui "peti" dei canguri senza metano!!
Io proporrei di addestrare i canguri a pedalare nel vano motore delle auto!
Addio cavalli vapore, arrivano i "canguri acetatofili"!
E dico che, meno male che Pecoraro Scanio non è ministro, sennò avrebbe tentato di inoculare anche in noi esseri umani i "batteri antimetano"!
Interessante e curiosa anche la parte sui "peti" dei canguri senza metano!!
Io proporrei di addestrare i canguri a pedalare nel vano motore delle auto!
Addio cavalli vapore, arrivano i "canguri acetatofili"!
E dico che, meno male che Pecoraro Scanio non è ministro, sennò avrebbe tentato di inoculare anche in noi esseri umani i "batteri antimetano"!
I dubbi verso le tendenze al riscaldamento terrestre trovano nuove conferme, leggete questo articolo, è un pò che è uscito, quindi forse alcuni di voi l'avranno già letto.
Maurizio Blondet 10 aprile 2008
E’ ufficiale: i modelli matematici che spiegavano il riscaldamento globale come provocato dalle industrie umane sono errati. L’ente che manovra questi modelli, l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), dovrà correggerli (1).
La verità era emersa già nella conferenza sul clima indetta a Bali dall’ONU il dicembre scorso. Allora vari climatologi fecero notare che il modello IPCC faceva previsioni sbagliate.
Per esempio, prevedeva che i gas ad effetto serra avrebbero prodotto vasti «punti caldi» nella troposfera tropicale, che avrebbero rafforzato l’effetto di riscaldamento. Tali punti caldi non si sono fatti vedere. I satelliti meteo, specie il nuovo «Aqua», non li registravano.
In quell’occasione il britannico Christopher Monckton e l’australiano David Evans rilevarono alcuni errori nella «equazione Stefan-Boltman» usata dall’IPCC. Corretti quegli errori, l’aumento di temperatura terrestre risulta di due terzi inferiore a quello predetto dai modelli, diciamo così, ufficiali.
Tecnicismi a parte, la questione si riduce a questo: l’importanza del CO2 (di presunta origine industriale) nell’effetto serra è stata ampiamente sopravvalutata, mentre è stato sottovalutato l’effetto del vapore acqueo.
Secondo i modelli, l’accresciuta evaporazione degli oceani riscaldati dall’effetto-serra doveva produrre grandi quantità di vapore acqueo che si stabilizzava nell’alta atmosfera, rinforzando l’effetto calorico e provocando i mitici «punti caldi» (hot spot) ora dimostrati inesistenti.
Il satellite «Aqua» invece ha mostrato che le nuvole di vapor acqueo si formano a più bassa quota, e non sono affatto stabili. Anzi, tutto il vapore in più precipita rapidamente in piogge, che dilavano il vapor acqueo e insieme il CO2, con il risultato di indebolire, anziché intensificare, l’effetto-serra. L’indebolimento è accentuato dalle pioggie che, cadendo più intense, raffreddano gli oceani sottostanti. Insomma nel mondo è in azione una sorta di auto-regolazione climatica.
Nel complesso, il clima non è molto sensibile alla quantità di CO2 presente, perché lo contrasta con il termostato naturale (il complesso ciclo del vapore e delle precipitazioni) che tende piuttosto al raffreddamento. E’ questo il motivo per cui nei millenni ci sono state numerose Ere Glaciali, ma nessuna Era Rovente: il periodo caldo del Medioevo fu una benigno tepore, non una torrida estate plurisecolare.
Soprattutto, non esiste il temuto «punto di non ritorno» cui Al Gore, premio Nobel per il terrorismo climatico, richiama con i suoi allarmi, tipo: bruciare meno petrolio «prima che sia troppo tardi».
Non c’è un «troppo tardi», perché l’aggiunta di CO2 nell’atmosfera ha un effetto via via minore. Un po’ come una prima mano di vernice su un vetro ha un potente effetto sulla trasparenza del vetro, ma mani ulteriori cambiano poco o nulla.
L’IPCC ha accettato di cambiare i parametri dei suoi modelli matematici per tener conto di queste nuove scoperte. A questo punto, c’è da chiedersi se il danno che si tenta di imporre all’economia di tutti i Paesi sottoponendole a costose misure per contrastare gli effetti avversi «predetti» dal falso modello abbiano un senso. Ci si può chiedere anche se quel modello sia solo errato o «falsato» dall’ideologia, o da inconfessate volontà di «crescita zero» dei poteri occulti.
Il Nobel dato in fretta e con tanta grancassa all’insignificante Gore, il politico oggi smentito dai climatologi, può essere una risposta. E sarà bene ricordare che su questo allarme è nata tutta uno lucrosa industria per salvarci da un effetto inesistente, una grande offerta di servizi contro un pericolo fantastico e di una immane regolamentazione globale, come quella di Kyoto coi suoi calcoli su – «debiti» e «crediti» di emissioni di carbonio, la cui applicazione necessiterebbe di un governo mondiale dittatoriale.
Burocrazie transnazionali e fonti alquanto sospette d’autorità - la britannica Royal Society, sir Nicholas Stern il banchiere che nel 2006 preparò, per volontà di Tony Blair un «Rapporto Stern» in cui proponeva misure costose per scoraggiare le emissioni, l’ONU, decine di ambientalisti divenuti famosi per effetto dell’effetto-serra, miriadi di «competenti» ed «esperti» ben pagati, cattedratici ben finanziati per allarmare, nonché celebri giornalisti - ora dovranno rimangiarsi tutto. In attesa di suonare l’allarme generale per l’imminente glaciazione.
«L’illusione che con la raccolta differenziata, il riciclaggio e i trasporti pubblici potevamo salvare il pianeta sarà presto rioconosciuta per quello che è sempre stata: una scemenza infantile», ha scritto il giornalista Christopher Pearson del giornale The Australian il 22 marzo.
In Australia saranno contenti i canguri: scampato pericolo. Che cosa c’entrano i canguri? C’entrano, se seguite il ragionamento elaborato al CSIRO, un ente australiano creato e finanziato per studiare come impedire ai ruminanti bovini e ovini di emettere flautulenze al metano, altamente inquinanti e tragicamente colpevoli dell’effetto serra (ecco un bell’esempio di ricerca inutile ma finanziata).
I ruminanti dispongono di quattro stomaci, uno dei quali consente loro di assimulare la cellulosa, inassimilabile per l’uomo. Ma con un effetto collaterale sgradevole: il processo che avviene nel rumine libera metano, che poi esce nell’atmosfera in forma di peti (2). C’è poco da ridere, specie se siete convinti dell’effetto-serra e sotto la minaccia dei protocolli di Kyoto.
Specie l’Australia, che dispone di cento milioni di pecore (ciascuna delle quali emette da dietro 7 chili di metano l’anno) e milioni di vacche (ben 90 chili): i peti del bestiame sono responsabili del 14% dei gas-serra emessi dall’Australia intera, seconda causa inquinante del continente dopo le centrali a carbone. Che fare?
Gli scienziati del CSIRO hanno identificato i colpevoli nei batteri che, dentro il rumine, trasformano la cellulosa in zuccheri, ma come sottoprodotto producono metano. Da anni gli scienziati stanno studiando un vaccino che distrugga la metanogenesi attraverso il sistema immunitario. Con poco successo.
Finalmente uno di loro - sia affidato il suo nome alla storia: Athol Klieve, capo del programma anti-metano dello Stato del Queensland - ha fatto la scoperta decisiva.
I canguri.
I canguri, essendo vissuti isolati da centinaia di migliaia d’anni dagli altri ruminanti, hanno sviluppato una flora intestinale del tutto differente. I batteri dei canguri decompongono la cellulosa ma non producono metano, bensì acetati. Il peto del canguro è acido, ma non contribuisce all’effetto-serra. Il progetto ora è di isolare questi batteri, poi di innestarli nel tubo digerente di pecore e vacche, per vedere (da lontano) l’effetto che fa.
Molto canguri verranno sacrificati alla scienza. Ci vorranno tre anni di duro lavoro e ricerca, dicono gli scienziati. Tre anni di finanziamenti sicuri per la petologia; e nemmeno la correzione dei modelli sull’effetto-serra li metterà in pericolo. Perché i petologi del CSIRO hanno già trovato un valore aggiunto per le loro ricerche: i microbi acidi dei canguri metabolizzano la cellulosa in modo «più efficiente» dei loro confratelli metanofili.
I canguri non solo risultano neutrali di fronte ai protocolli di Kyoto, ma digeriscono meglio e trasformano meglio i cibi in energia. Trasferiti i loro microbi alle vacche, esse diverranno più reditizie oltrechè ambientalmente corrette.
Ultima modifica di marvel il lun 21 apr, 2008 17:05, modificato 3 volte in totale.
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Re: Il Dibattito - Serristi E Antiserristi
Bella discussione e buon materiale: GRAZIE A TUTTI!!!
Una domanda infantile che spero possiate perdonarmi in anticipo:
Vedete più apocalittico uno scenario in cui velocemente si andasse verso un sensibile riscaldamento (ad esempio della nostra regione climatica), oppure uno scenario di raffreddamento progressivo?
So che la prima possibilità prevede la seconda come conseguenza e che entrambi agli estremi porterebbero a rendere incompatibile il sistema con la vita umana, MA senza raggiungere gli estremi apocalittici, meglio un moderato raffreddamento con clima Nord Europeo o un moderato riscaldamento con clima Nord Africano (non ci siamo lontanissimi, vero.....?)???
Una domanda infantile che spero possiate perdonarmi in anticipo:
Vedete più apocalittico uno scenario in cui velocemente si andasse verso un sensibile riscaldamento (ad esempio della nostra regione climatica), oppure uno scenario di raffreddamento progressivo?
So che la prima possibilità prevede la seconda come conseguenza e che entrambi agli estremi porterebbero a rendere incompatibile il sistema con la vita umana, MA senza raggiungere gli estremi apocalittici, meglio un moderato raffreddamento con clima Nord Europeo o un moderato riscaldamento con clima Nord Africano (non ci siamo lontanissimi, vero.....?)???
Ultima modifica di Fede il sab 06 set, 2008 11:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il Dibattito - Serristi E Antiserristi
(spostiamoci, va'... )
Intanto grazie a chi mi ha risposto.
(... anche perché sappiamo benissimo che non ci sono santarelli né dall'una né dall'altra parte, eh!...)
La mia era solo una domanda "tecnica", e non mi sembrava poi così campata per aria, ed era ovviamente intesa in senso generale, planetario e persino extraplanetario (perché sembra che l'aumento termico non riguardi esclusivamente la Terra, e chissà se dipende solo dal sole).
Ok?
Intanto grazie a chi mi ha risposto.
Povero me Relaxèscion! A me delle barricate, delle gambe stroncate, dei cavilli o dei cavalli nun me ne po' ffregàddemenoLa polemica non esiste più perchè si è ammesso finalmente che un aumento termico globale c'è. I negazionisti per me non sono quelli che dicono che non è tutta colpa dell'uomo, su quello ci sono diverse teorie, sono quelli che negano che l'aumento ci sia in TOTO, invocando supposte anomalie di ogni tipo, modello avvocati che cercano i cavilli per negare l'evidenza. Il discorso l'uovo e la gallina invece ancora una volta è sbagliato, perchè noi parlavamo, per quanto riguarda le configurazioni, esclusivamente della nostra zona. L'aumento termico globale invece, finalmente (purtroppo) sancito in modo univoco da dati satellitari e terrestri (stroncando le gambe a chi negava che ci fosse l'aumento) negli ultimi mesi non può essere ricondotto in nessun modo a configurazioni locali, ma a motivazioni che riguardano la CO2, il sole, e altri svariati fattori, più o meno legati all'uomo oppure no. In quanto al "Rigonfiamento" dell'anticiclone africano, secondo vari articoli che ho letto, una correlazione con l'aumento delle temperature globali ci potrebbe essere. E in questo aprile, pur con le "limature" dei modelli che invece che un giugno ci faranno solo vivere un maggio anticipato almeno fino a fine seconda decade, il "rigonfiamento" dell'anticiclone africano (nonchè dei nostri maroni ) e la sua invadenza verso nord sono decisamente evidenti.BenissimoQuesto è l'argomento su cui ci sono state innumerevoli discussioni in questo forum... ma ora mi sembra di capire che siamo incredibilmente tutti d'accordoVero è, come diceva Andrea sintetizzando la discussione che facemmo con Fili, che se c'è stato 1 grado (per semplificare) di aumento termico globale, la ripresentazione di configurazioni come quelle di questo mese magari ce ne porta 3 o 4 di surplus, facendo percepire sull'Italia (e non solo, si parla di gran parte dell'europa meridionale e dei Balcani anche) un riscaldamento ancora più forte di quello che c'è nel resto del mondo per motivi in gran parte non riconducibili al GW.
Io infatti sposterei il quesito su una domanda stile: è nato prima l'uovo o la gallina?
Tradotto: è il surplus termico generale che porta alla formazione di configurazioni bariche sfavorevoli soprattutto in certe zone del pianeta? Oppure questi disequilibri termici avvengono solo per causa del gioco del movimento di quest'ultime?
p.s. non l'ho messo sul topic indicato da Poranese poiché non mi sembra una questione tra serristi e negazionisti...
(... anche perché sappiamo benissimo che non ci sono santarelli né dall'una né dall'altra parte, eh!...)
La mia era solo una domanda "tecnica", e non mi sembrava poi così campata per aria, ed era ovviamente intesa in senso generale, planetario e persino extraplanetario (perché sembra che l'aumento termico non riguardi esclusivamente la Terra, e chissà se dipende solo dal sole).
Ok?
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Re: Il Dibattito - Serristi E Antiserristi
http://it.ibtimes.com/il-presunto-dibat ... o-dalluomo
Il 96% degli scienziati sono convinti che esista il GW. l'81% che, in qualche modo, ne sia implicato anche il fattore umano. Ma noi su sto forum spacchiamo il c..o a tutti gli scienziati del mondo no?
Il 96% degli scienziati sono convinti che esista il GW. l'81% che, in qualche modo, ne sia implicato anche il fattore umano. Ma noi su sto forum spacchiamo il c..o a tutti gli scienziati del mondo no?
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Re: Il Dibattito - Serristi E Antiserristi
"Mangiate me**a, miliardi di mosche non possono essersi tutte sbagliate" (cit.)http://it.ibtimes.com/il-presunto-dibat ... o-dalluomo
Il 96% degli scienziati sono convinti che esista il GW. l'81% che, in qualche modo, ne sia implicato anche il fattore umano. Ma noi su sto forum spacchiamo il c..o a tutti gli scienziati del mondo no?
La percentuale è la medesima anche qui dentro, 70/30 all'incirca, il test potevano farlo pure su di noi
(volevo far emergere subdolamente il mio scetticismo verso determinati sondaggi)
- zeppelin
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Re: Il Dibattito - Serristi E Antiserristi
Non credo. Non mi pare. Leggendo i post di questa discussione pare che non solo non si creda all'influenza dell'uomo nel riscaldamento globale, il che è quanto si doveva discutere secondo Marco che l'ha aperto, ma che addirittura non si creda nemmeno nel riscaldamento globale stesso in corso, di qualsiasi natura esso sia, che è indicato da dati matematici difficilmente confutabile. No no, non siamo 70/30, direi che qua la maggioranza sta dall'altra parte."Mangiate me**a, miliardi di mosche non possono essersi tutte sbagliate" (cit.)http://it.ibtimes.com/il-presunto-dibat ... o-dalluomo
Il 96% degli scienziati sono convinti che esista il GW. l'81% che, in qualche modo, ne sia implicato anche il fattore umano. Ma noi su sto forum spacchiamo il c..o a tutti gli scienziati del mondo no?
La percentuale è la medesima anche qui dentro, 70/30 all'incirca, il test potevano farlo pure su di noi
(volevo far emergere subdolamente il mio scetticismo verso determinati sondaggi)
Secondo me certi temi vanno trattati dagli specialisti del settore. Non mi fido del dilettantismo, l'unico ambito su cui ciò si può applicare è la statistica climatica perchè basta una certa formazione matematica di base per affrontarla e di quella parlo. Poi, salvo il fatto che è interessantissimo assolutamente parlare e discutere con articoli e opinioni di varia origine e peraltro anche interessanti, per il resto mi affido alla scienza ufficiale, che non sono "mosche", ma l'elite della climatologia e meteorologia mondiale. Volevo spiegare quello che volevo dire con il post sopra. Piuttosto la tua divertente citazione è molto adeguata al complottismo dilagante in ogni campo (dalle scie chimiche in poi) aiutato dai social network che si merita assolutamente il paragone con le proverbiali "mosche" che, per l'appunto, mangiano quello di cui parlavi poc'anzi.
Ultima modifica di zeppelin il lun 18 apr, 2016 11:03, modificato 3 volte in totale.
- Cyborg
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Re: Il Dibattito - Serristi E Antiserristi
No problem, abbiamo trovato come contrastare l'effetto serra. Abbattere tutte le foreste
CLIMA! Ricerca shock! Gli alberi incrementerebbero l'inquinamento?
Ogni giorno si sente una caxxata diversa
Tra l'altro continua ad essere riprovevole il fatto che l'anidride carbonica venga considerata un inquinante (in questo caso da Meteolive)
I mari sono pieni di microplastica e metalli pesanti, i terreni vengono sfruttati senza regole e irrorati di pesticidi e concimi chimici che annientano la biodiversità e contaminano le falde, l'aria nelle città è appestata da un'infinità di inquinanti, non sappiamo più dove mettere i rifiuti, la catena alimentare è sempre più compromessa e secondo l'opinione pubblica dovremmo disperarci per il presunto AGW e per un grado in più? Ma sinceramente chissenefrega!
Che poi lasciando da parte le preferenze meteo, per il pianeta e per l'uomo è molto probabilmente meno dannoso un grado in più che uno in meno.
CLIMA! Ricerca shock! Gli alberi incrementerebbero l'inquinamento?
Ogni giorno si sente una caxxata diversa
Tra l'altro continua ad essere riprovevole il fatto che l'anidride carbonica venga considerata un inquinante (in questo caso da Meteolive)
I mari sono pieni di microplastica e metalli pesanti, i terreni vengono sfruttati senza regole e irrorati di pesticidi e concimi chimici che annientano la biodiversità e contaminano le falde, l'aria nelle città è appestata da un'infinità di inquinanti, non sappiamo più dove mettere i rifiuti, la catena alimentare è sempre più compromessa e secondo l'opinione pubblica dovremmo disperarci per il presunto AGW e per un grado in più? Ma sinceramente chissenefrega!
Che poi lasciando da parte le preferenze meteo, per il pianeta e per l'uomo è molto probabilmente meno dannoso un grado in più che uno in meno.
Ultima modifica di Cyborg il lun 18 apr, 2016 11:23, modificato 1 volta in totale.
- mausnow
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Re: Il Dibattito - Serristi E Antiserristi
Però scusami,Non credo. Non mi pare. Leggendo i post di questa discussione pare che non solo non si creda all'influenza dell'uomo nel riscaldamento globale, il che è quanto si doveva discutere secondo Marco che l'ha aperto, ma che addirittura non si creda nemmeno nel riscaldamento globale stesso in corso, di qualsiasi natura esso sia, che è indicato da dati matematici difficilmente confutabile. No no, non siamo 70/30, direi che qua la maggioranza sta dall'altra parte."Mangiate me**a, miliardi di mosche non possono essersi tutte sbagliate" (cit.)http://it.ibtimes.com/il-presunto-dibat ... o-dalluomo
Il 96% degli scienziati sono convinti che esista il GW. l'81% che, in qualche modo, ne sia implicato anche il fattore umano. Ma noi su sto forum spacchiamo il c..o a tutti gli scienziati del mondo no?
La percentuale è la medesima anche qui dentro, 70/30 all'incirca, il test potevano farlo pure su di noi
(volevo far emergere subdolamente il mio scetticismo verso determinati sondaggi)
Secondo me certi temi vanno trattati dagli specialisti del settore. Non mi fido del dilettantismo, l'unico ambito su cui ciò si può applicare è la statistica climatica perchè basta una certa formazione matematica di base per affrontarla e di quella parlo. Poi, salvo il fatto che è interessantissimo assolutamente parlare e discutere con articoli e opinioni di varia origine e peraltro anche interessanti, per il resto mi affido alla scienza ufficiale, che non sono "mosche", ma l'elite della climatologia e meteorologia mondiale. Volevo spiegare quello che volevo dire con il post sopra. Piuttosto la tua divertente citazione è molto adeguata al complottismo dilagante in ogni campo (dalle scie chimiche in poi) aiutato dai social network che si merita assolutamente il paragone con le proverbiali "mosche" che, per l'appunto, mangiano quello di cui parlavi poc'anzi.
hai visto che comunque anche se non abbiamo le stesse opinioni non esasperiamo mai gli animi e cerchiamo di sdrammatizzare fin quando possibile, giusto? Così siamo in questo forum
Seriamente e con un sorriso sulle labbra: ti vorrei solo far notare che con questo modo di esporre, con questa potenza, con questo accanimento, persino con questa torrenzialità (mi si passi il termine un po' inusuale, visto anche il periodo ), si rischia di creare il fronte dei "giusti", poiché supportati dai numeri, (anzi dai Numeri) che sono indiscutibili, e il fronte dei "dissidenti" che magari seguono vie (apparentemente) meno scientifiche.
Fin qui tanto tanto;
ma il rischio più grande è che chi pure abbia una visione "moderata", o non necessariamente schierata dall'una o dall'altra parte (come il sottoscritto), venga buttato nel cestone dei negazionisti irrazionali, ignoranti e con la mortadella sugli occhi!...
Eh no, questo mica mi sta tanto bene...
p.s. Oddio, anche parlare solo di nowcasting, certo non sarebbe per me la fine del mondo, eh...
Ultima modifica di mausnow il lun 18 apr, 2016 12:51, modificato 1 volta in totale.
- andrea75
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Re: Il Dibattito - Serristi e Antiserristi
Sono daccordo, ci sta, ma..... quindi? La conclusione? Dobbiamo convertire la maggioranza? Dobbiamo per forza adeguarla al pensiero che ci viene imposto (come quello che ieri, dai massimi vertici dello stato, ci invitava caldamente a restare a casa per il referendum sulle trivelle petrolifere)? Oppure al di là di quello che ci dicono gli scienziati ognuno può comunque continuare ad esprimere la propria opinione?No no, non siamo 70/30, direi che qua la maggioranza sta dall'altra parte.
A parte che questo non è un forum di antiserristi, nessuno fa selezione all'ingresso, e nessuno espelle o emargina utenti che hanno le opinioni in minoranza. Qui si discute, ed ognuno dice la sua, poi se la maggioranza è da una parte piuttosto che dall'altra, questo fa parte della casistica, e tu che ne mastichi questo penso lo possa sapere.
Quindi più che dire "QUA la maggioranza è dall'altra parte" direi che è altamente probabile che nella maggioranza dei forum meteo la maggioranza stia dall'altra parte. Giusto? Sbagliato? Non lo so, ma fino a quando nessuno ci imporrà ciò che dire o pensare, credo che non ci sia nulla di male nel sostenere idee diverse da quelle che sostiene un manipolo di persone, per quanto rispettabili e assolutamente competenti in materia. Ed in questo, se mi permetti, sono fiero di essere un dilettante.
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- Poranese457
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Re: Il Dibattito - Serristi e Antiserristi
Io non ci vedo proprio nulla di strano a pensarla diversamente da tutti questi studi.
La frase "stanno dall'altra parte" poi è proprio brutta a leggersi o interpretarsi: come se ci fosse una verità assoluta, un comandamento, ed un'ALTRA PARTE di scettici sovversivi. Non è così, non è affatto così.
Anzi, noi tutti la pensiamo in maniera autonoma ed esprimiamo i nostri pensieri con molta, molta democrazia senza la necessità di imporre la nostra visione o di demonizzare gli altri. Credo che un forum così democratico e di ampie vedute non esiste non solo in meteorologia ma anche in molti altri ambiti.
Tra l'altro questo topic è stato aperto 10 anni fa, molti degli iniziali autori non scrivono praticamente più ed i punti di vista possono essere variati: io non prenderei molto in considerazione quanto scritto nel 2007
La frase "stanno dall'altra parte" poi è proprio brutta a leggersi o interpretarsi: come se ci fosse una verità assoluta, un comandamento, ed un'ALTRA PARTE di scettici sovversivi. Non è così, non è affatto così.
Anzi, noi tutti la pensiamo in maniera autonoma ed esprimiamo i nostri pensieri con molta, molta democrazia senza la necessità di imporre la nostra visione o di demonizzare gli altri. Credo che un forum così democratico e di ampie vedute non esiste non solo in meteorologia ma anche in molti altri ambiti.
Tra l'altro questo topic è stato aperto 10 anni fa, molti degli iniziali autori non scrivono praticamente più ed i punti di vista possono essere variati: io non prenderei molto in considerazione quanto scritto nel 2007
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Re: Il Dibattito - Serristi e Antiserristi
ma infatti secondo Zeppelin è così!La frase "stanno dall'altra parte" poi è proprio brutta a leggersi o interpretarsi: come se ci fosse una verità assoluta, un comandamento, ed un'ALTRA PARTE di scettici sovversivi. Non è così, non è affatto così.
io sono molto moderato in questo argomento... il GW c'è, ed è INEVITABILE dipenda in parte dall'azione umana.. come può il radicale aumento di urbanizzazione, industrializzazione, deforestazione, inquinanti, ecc. ecc. non influire sul clima planetario?
detto questo, dire che è SOLO colpa dell'uomo non è giusto. Le ciclicità sono SEMPRE ESISTITE e sempre esisteranno. All'interno di esse, si inserisce il fattore umano. In che percentuale, non saprei onestamente dirlo
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Re: Il Dibattito - Serristi E Antiserristi
Invece guarda un pò sono assolutamente d'accordo con quanto tu hai scritto Fili. E la frase "dall'altra parte" è riferita al fatto che sono "dall'altra parte" rispetto per l'appunto alla maggioranza degli scienziati Pro AGW, sul quale non ho sicurezze nemmeno io, ci mancherebbe, mi mancano le basi. QUello di cui sono sicuro è il GW (senza "A) che invece alcuni siti e persone continuano, legittimamente per carità ma a volte partendo da posizione pretestuose secondo me, a contestare. Ed è solo questo, la negazione di un trend termico al rialzo che tra stasi e nuovi incrementi è innegabile, che non riesco a comprendere. La mia posizione è chiara, l'ho espressa in tutte le salse, pure troppo probabilmente!ma infatti secondo Zeppelin è così!La frase "stanno dall'altra parte" poi è proprio brutta a leggersi o interpretarsi: come se ci fosse una verità assoluta, un comandamento, ed un'ALTRA PARTE di scettici sovversivi. Non è così, non è affatto così.
io sono molto moderato in questo argomento... il GW c'è, ed è INEVITABILE dipenda in parte dall'azione umana.. come può il radicale aumento di urbanizzazione, industrializzazione, deforestazione, inquinanti, ecc. ecc. non influire sul clima planetario?
detto questo, dire che è SOLO colpa dell'uomo non è giusto. Le ciclicità sono SEMPRE ESISTITE e sempre esisteranno. All'interno di esse, si inserisce il fattore umano. In che percentuale, non saprei onestamente dirlo
P.S. per Andrea, non intendevo "qui" nel senso di questo forum, tale tendenza è abbastanza evidente su tutti i forum meteo, basta guardare il "povero" forumista che ha aperto un thread sul GW e la sua negazione su quello di ML citando semplici dati statistico-climatici (peraltro mi sembra decisamente preparato anche a livello scientifico, certamente più di me) come viene contestato da una buona metà dei forumisti quotidianamente, ad ogni modo non volevo offendere nessuno dei forumisti e chiedo scusa a Mausnow se è sembrato così, ho soltanto risposto per le rime con la faccenda delle mosche, detta a voce sarebbe stata assai meno seria la cosa.
Ultima modifica di zeppelin il lun 18 apr, 2016 21:29, modificato 2 volte in totale.
- Gab78
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Re: Il Dibattito - Serristi E Antiserristi
Condivido tutto...ma infatti secondo Zeppelin è così!La frase "stanno dall'altra parte" poi è proprio brutta a leggersi o interpretarsi: come se ci fosse una verità assoluta, un comandamento, ed un'ALTRA PARTE di scettici sovversivi. Non è così, non è affatto così.
io sono molto moderato in questo argomento... il GW c'è, ed è INEVITABILE dipenda in parte dall'azione umana.. come può il radicale aumento di urbanizzazione, industrializzazione, deforestazione, inquinanti, ecc. ecc. non influire sul clima planetario?
detto questo, dire che è SOLO colpa dell'uomo non è giusto. Le ciclicità sono SEMPRE ESISTITE e sempre esisteranno. All'interno di esse, si inserisce il fattore umano. In che percentuale, non saprei onestamente dirlo
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