Costruzione di uno schermo solare artigianale
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Re: Costruzione Di Uno Schermo Solare Artigianale
Perfetto Tiziano, stai affrontando la cosa con il giusto spirito, oculatezza nella scelta dei componenti e cura nella realizzazione sono gli ingredienti principali per un buon risultato
Però mi conosci oramai, e un appunto lo debbo fare, ok per i sottovasi bianchi ma, prima di tutto verifica attentamente che siano totalmente opachi, guarda direttamente il sole con un sottovaso per averne la conferma, in caso contrario una ulteriore verniciatura è necessaria.
Inoltre i piatti NON devono essere di comune plastica ma possibilmente in melamina, tipo i giostyle, ora dalla foto non riesco a capire ma, da come appare la verniciatura, sembrerebbero di semplice plastica, ma posso sbagliare
Seconda cosa (ah, avevo detto una?) la foto inquadra i sottovasi dall'interno, ma a occhio mi pare che abbiano, come la maggior parte dei sottovasi, un bordo ritorto, quel bordo, in caso di precipitazioni, raccoglie acqua piovana e la trattiene, assieme a sporcizia etc andando a creare una situazione di certo non ideale.
Sarebbe bene microforare l'interno di questo bordo lungo tutto il suo perimetro per permettere che l'acqua fuoriesca per caduta.
ciao
Però mi conosci oramai, e un appunto lo debbo fare, ok per i sottovasi bianchi ma, prima di tutto verifica attentamente che siano totalmente opachi, guarda direttamente il sole con un sottovaso per averne la conferma, in caso contrario una ulteriore verniciatura è necessaria.
Inoltre i piatti NON devono essere di comune plastica ma possibilmente in melamina, tipo i giostyle, ora dalla foto non riesco a capire ma, da come appare la verniciatura, sembrerebbero di semplice plastica, ma posso sbagliare
Seconda cosa (ah, avevo detto una?) la foto inquadra i sottovasi dall'interno, ma a occhio mi pare che abbiano, come la maggior parte dei sottovasi, un bordo ritorto, quel bordo, in caso di precipitazioni, raccoglie acqua piovana e la trattiene, assieme a sporcizia etc andando a creare una situazione di certo non ideale.
Sarebbe bene microforare l'interno di questo bordo lungo tutto il suo perimetro per permettere che l'acqua fuoriesca per caduta.
ciao
Ultima modifica di green63 il mer 03 mag, 2017 20:59, modificato 1 volta in totale.
"La misura della reale temperatura dell'aria è l'arduo tentativo di misurare un misurando non misurabile" (Mauro)
"Quando parli con me di raffronti tra stazioni "vicine" sappi che per me 50 metri sono troppi" (Mauro)
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Re: Costruzione Di Uno Schermo Solare Artigianale
Ecco, per capirci, come sono fatti i piatti di melamina, questi in foto sono quelli della giostyle
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Re: Costruzione Di Uno Schermo Solare Artigianale
Ciao Mauro, grazie per le osservazioni e gli stimoli.... vedo di fornire qualche spiegazione.Perfetto Tiziano, stai affrontando la cosa con il giusto spirito, oculatezza nella scelta dei componenti e cura nella realizzazione sono gli ingredienti principali per un buon risultato
Però mi conosci oramai, e un appunto lo debbo fare, ok per i sottovasi bianchi ma, prima di tutto verifica attentamente che siano totalmente opachi, guarda direttamente il sole con un sottovaso per averne la conferma, in caso contrario una ulteriore verniciatura è necessaria.
Inoltre i piatti NON devono essere di comune plastica ma possibilmente in melamina, tipo i giostyle, ora dalla foto non riesco a capire ma, da come appare la verniciatura, sembrerebbero di semplice plastica, ma posso sbagliare
Seconda cosa (ah, avevo detto una?) la foto inquadra i sottovasi dall'interno, ma a occhio mi pare che abbiano, come la maggior parte dei sottovasi, un bordo ritorto, quel bordo, in caso di precipitazioni, raccoglie acqua piovana e la trattiene, assieme a sporcizia etc andando a creare una situazione di certo non ideale.
Sarebbe bene microforare l'interno di questo bordo lungo tutto il suo perimetro per permettere che l'acqua fuoriesca per caduta.
ciao
Come hai giustamente scoperto i piatti che ho preso non sono in melamina. Come ho detto ho studiato a fondo sia lo schermo Davis che i vari "cloni" realizzati dagli appassionati. I piatti in melamina, come quelli che usa la Davis, sono il massimo, non c'è dubbio. Non sono partito con questo materiale solo per semplificare la realizzazione (la melamina va forata con attenzione) e per farmi un po' di esperienza, in fondo questo è il primo schermo autocostruito di una lunga serie...
La "plastica" di cui sono fatti i sottovasi che ho scelto è perfettamente opaca, inoltre è dichiarata a prova di raggi UV, questo è certamente un grosso vantaggio rispetto agli schermi realizzati con sottovasi verniciati dato che, come dichiarato spesso dagli autori, la vernice prima o poi salta e si deve riverniciare tutto. Ovviamente la lavorazione di questo tipo di sottovasi è estremamente facile anche per chi non ha particolare dimestichezza con il bricolage.
I sottovasi hanno il bordo ritorto per cui come hai giustamente osservato si prestano a raccogliere acqua e sporcizia. La maggior parte degli schermi autocostruiti è fatto con sottovasi dal bordo ritorto, la soluzione, escludendo di ritagliare i bordi, è di praticare un consistente numero di fori per consentire all'acqua e alla sporcizia più piccola di cadere verso il basso. Molti degli autocostruttori praticano due o quattro fori al massimo, io ne praticherò almeno otto. E' chiaro che si tratta di una soluzione di ripiego ma penso che possa avere una certa efficacia.
Considerando che questi piatti non hanno la rigidità di quelli in melamina, provvederò a montarli con quattro perni anzichè con tre come viene fatto nella maggior parte dei casi.
L'unità trasmittente che contiene anche i sensori della temperatura e dell'umidità è costituita da un parallelepipedo di 4x2 cm alto 16 cm, ecco una foto dell'unità
e una recuperata da internet del contenuto (il mio non l'ho ancora aperto) per avere un'idea di massima
il sensore di temperatura è il palino blu a destra delle due prese telefoniche mentre il sensore dell'umidità è la capsula semi visibile sotto la schedina con due circuiti integrati. A sinistra del circuito (verso il basso nella realtà) sono poste le due batterie ricaricabili.
Come ho detto, metterò l'unità trasmittente in posizione verticale all'interno dello schermo, chi ha progettato la stazione ha scelto questa soluzione e immagino sia quella corretta da adottare. Per installare l'unità trasmittente praticherò un foro circolare su 6 degli otto piatti, gli ultimi sei verso il basso. La sede sarà dunque aperta verso il basso, questo non dovrebbe dare problemi, anzi, innanzi tutto perchè il mio schermo è posto al disopra di un prato e poi perchè tra la scheda e i sensori, verso il basso, si trova il gruppo delle batterie che protegge da eventuali riverberi, in compenso dovrebbe essere presente una areazione dal basso verso l'alto che dovrebbe favorire la corretta lettura dei valori.
Ho studiato lo schermo Davis ed ho visto che è stato concepito in maniera diversa, innanzi tutto i sensori Davis sono contenuti in uno scatolotto fatto apposta per essere posto in orizzontale fissato al terzo piatto dall'alto nello schermo originale inoltre gli ultimi due piatti verso il basso non sono forati e questo serve ad evitare problemi di riverbero quando lo schermo è montato al disopra di superfici riflettenti (come su un palazzo).
Mi raccomando, se ho detto qualche fesseria correggetemi.
Unico problema importante che intravedo: una volta completato lo schermo non ho rilevatori di temperatura e umidità di riferimento con cui confrontare i dati registrati.
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Re: Costruzione Di Uno Schermo Solare Artigianale
Sei un fiume in piena Tiziano, bene così;)Ciao Mauro, grazie per le osservazioni e gli stimoli.... vedo di fornire qualche spiegazione.Perfetto Tiziano, stai affrontando la cosa con il giusto spirito, oculatezza nella scelta dei componenti e cura nella realizzazione sono gli ingredienti principali per un buon risultato
Però mi conosci oramai, e un appunto lo debbo fare, ok per i sottovasi bianchi ma, prima di tutto verifica attentamente che siano totalmente opachi, guarda direttamente il sole con un sottovaso per averne la conferma, in caso contrario una ulteriore verniciatura è necessaria.
Inoltre i piatti NON devono essere di comune plastica ma possibilmente in melamina, tipo i giostyle, ora dalla foto non riesco a capire ma, da come appare la verniciatura, sembrerebbero di semplice plastica, ma posso sbagliare
Seconda cosa (ah, avevo detto una?) la foto inquadra i sottovasi dall'interno, ma a occhio mi pare che abbiano, come la maggior parte dei sottovasi, un bordo ritorto, quel bordo, in caso di precipitazioni, raccoglie acqua piovana e la trattiene, assieme a sporcizia etc andando a creare una situazione di certo non ideale.
Sarebbe bene microforare l'interno di questo bordo lungo tutto il suo perimetro per permettere che l'acqua fuoriesca per caduta.
ciao
Come hai giustamente scoperto i piatti che ho preso non sono in melamina. Come ho detto ho studiato a fondo sia lo schermo Davis che i vari "cloni" realizzati dagli appassionati. I piatti in melamina, come quelli che usa la Davis, sono il massimo, non c'è dubbio. Non sono partito con questo materiale solo per semplificare la realizzazione (la melamina va forata con attenzione) e per farmi un po' di esperienza, in fondo questo è il primo schermo autocostruito di una lunga serie...
La "plastica" di cui sono fatti i sottovasi che ho scelto è perfettamente opaca, inoltre è dichiarata a prova di raggi UV, questo è certamente un grosso vantaggio rispetto agli schermi realizzati con sottovasi verniciati dato che, come dichiarato spesso dagli autori, la vernice prima o poi salta e si deve riverniciare tutto. Ovviamente la lavorazione di questo tipo di sottovasi è estremamente facile anche per chi non ha particolare dimestichezza con il bricolage.
I sottovasi hanno il bordo ritorto per cui come hai giustamente osservato si prestano a raccogliere acqua e sporcizia. La maggior parte degli schermi autocostruiti è fatto con sottovasi dal bordo ritorto, la soluzione, escludendo di ritagliare i bordi, è di praticare un consistente numero di fori per consentire all'acqua e alla sporcizia più piccola di cadere verso il basso. Molti degli autocostruttori praticano due o quattro fori al massimo, io ne praticherò almeno otto. E' chiaro che si tratta di una soluzione di ripiego ma penso che possa avere una certa efficacia.
Considerando che questi piatti non hanno la rigidità di quelli in melamina, provvederò a montarli con quattro perni anzichè con tre come viene fatto nella maggior parte dei casi.
L'unità trasmittente che contiene anche i sensori della temperatura e dell'umidità è costituita da un parallelepipedo di 4x2 cm alto 16 cm, ecco una foto dell'unità
e una recuperata da internet del contenuto (il mio non l'ho ancora aperto) per avere un'idea di massima
il sensore di temperatura è il palino blu a destra delle due prese telefoniche mentre il sensore dell'umidità è la capsula semi visibile sotto la schedina con due circuiti integrati. A sinistra del circuito (verso il basso nella realtà) sono poste le due batterie ricaricabili.
Come ho detto, metterò l'unità trasmittente in posizione verticale all'interno dello schermo, chi ha progettato la stazione ha scelto questa soluzione e immagino sia quella corretta da adottare. Per installare l'unità trasmittente praticherò un foro circolare su 6 degli otto piatti, gli ultimi sei verso il basso. La sede sarà dunque aperta verso il basso, questo non dovrebbe dare problemi, anzi, innanzi tutto perchè il mio schermo è posto al disopra di un prato e poi perchè tra la scheda e i sensori, verso il basso, si trova il gruppo delle batterie che protegge da eventuali riverberi, in compenso dovrebbe essere presente una areazione dal basso verso l'alto che dovrebbe favorire la corretta lettura dei valori.
Ho studiato lo schermo Davis ed ho visto che è stato concepito in maniera diversa, innanzi tutto i sensori Davis sono contenuti in uno scatolotto fatto apposta per essere posto in orizzontale fissato al terzo piatto dall'alto nello schermo originale inoltre gli ultimi due piatti verso il basso non sono forati e questo serve ad evitare problemi di riverbero quando lo schermo è montato al disopra di superfici riflettenti (come su un palazzo).
Mi raccomando, se ho detto qualche fesseria correggetemi.
Unico problema importante che intravedo: una volta completato lo schermo non ho rilevatori di temperatura e umidità di riferimento con cui confrontare i dati registrati.
Ti rispondo dal cell, rientro a casa tra un po, comunque, ok per i sottovasi, se ti serve come esperienza procedi pure ma, e qui mi collego al tuo ultimo passaggio, devi avere un riferimento, altrimenti tutte le prove che farai sarebbero vane.
Purtroppo, quando si autocostruisce uno schermo, questo va affiancato per un certo tempo a ad uno schermo certificato o testato precedentemente, a meno che tu abbia un'altra stazione di riferimento ma che sia a non più di 500mt da te e con medesima installazione/esposizione
La melamina è ottima per il nostro utilizzo, purtroppo ti confermo che ha alcuni difetti, lavorandola può frantumarsi essendo simile alla porcellana, è costosa ma molto durevole nel tempo e non necessita di ulteriori verniciature, comunque lo scherno davis non è in melamina ma un composito si cui ora non ricordo il nome.
correggo il davis, sia il 7714 che i piatti della vp2 sono costruiti in un mix di Abs ma, nella percentuale maggiore di ASA (Acrilonitrile-Stirene-Acrilato), polimero estremamente efficiente e resistente ai raggi UV, durevole nel tempo, molto performante, non credo abbia difetti particolari se non l'estrema tossicità se bruciato.
Altra cosa, gli ultimi due piatti, o almeno l'ultimo DEVE rimanere chiuso
A dopo
Ciao
Ultima modifica di green63 il gio 04 mag, 2017 17:13, modificato 2 volte in totale.
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Re: Costruzione Di Uno Schermo Solare Artigianale
Ciao Mauro,Sei un fiume in piena Tiziano, bene così;)
Ti rispondo dal cell, rientro a casa tra un po, comunque, ok per i sottovasi, se ti serve come esperienza procedi pure ma, e qui mi collego al tuo ultimo passaggio, devi avere un riferimento, altrimenti tutte le prove che farai sarebbero vane.
Purtroppo, quando si autocostruisce uno schermo, questo va affiancato per un certo tempo a ad uno schermo certificato o testato precedentemente, a meno che tu abbia un'altra stazione di riferimento ma che sia a non più di 500mt da te e con medesima installazione/esposizione
La melamina è ottima per il nostro utilizzo, purtroppo ti confermo che ha alcuni difetti, lavorandola può frantumarsi essendo simile alla porcellana, è costosa ma molto durevole nel tempo e non necessita di ulteriori verniciature, comunque lo scherno davis non è in melamina ma un composito si cui ora non ricordo il nome.
correggo il davis, sia il 7714 che i piatti della vp2 sono costruiti in un mix di Abs ma, nella percentuale maggiore di ASA (Acrilonitrile-Stirene-Acrilato), polimero estremamente efficiente e resistente ai raggi UV, durevole nel tempo, molto performante, non credo abbia difetti particolari se non l'estrema tossicità se bruciato.
Altra cosa, gli ultimi due piatti, o almeno l'ultimo DEVE rimanere chiuso
A dopo
Ciao
grazie per la precisazione sulla composizione dei piatti della Davis, mi erano sembrati in semplice melamina dalle foto oviamente....
Per quanto riguarda l'ultimo o gli ultimi due piatti e la loro foratura o meno, ho letto diversi articoli su schermi autocostruiti dove hanno lasciato aperti proprio gli ultimi piatti, giustificandosi in genere con un aumento del volume d'aria che circola intorno ai sensori, parlo di persone che poi snocciolano dati confrontati con le Davis di tutto rispetto.
Puoi darmi una dritta per favore su dove possa leggere qualcosa che spieghi per bene ed in maniera definitiva come strutturare la progressione e la foratura dei piatti di uno schermo solare?
Un saluto.
Ultima modifica di Tiziano58 il gio 04 mag, 2017 20:26, modificato 2 volte in totale.
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Re: Costruzione Di Uno Schermo Solare Artigianale
sul mio autocostruito avevo messo anche un foglio di 1/2 cm di isolante nell'ultimo piatto superiore,la differenza anche se non eccessiva (2/3 decimi di grado) si notava.
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Re: Costruzione Di Uno Schermo Solare Artigianale
Di nulla Tiziano, sarebbe interessante se postassi tali articoli, giusto per approfondire, nessuno schermo, a meno che non abbia il sensore intubato e ventilato, ha i piatti inferiori aperti, aumentare le dimensioni della camera interna non sempre è un bene ( vedi ad esempio le minori performances dell'ORA2)Ciao Mauro,Sei un fiume in piena Tiziano, bene così;)
Ti rispondo dal cell, rientro a casa tra un po, comunque, ok per i sottovasi, se ti serve come esperienza procedi pure ma, e qui mi collego al tuo ultimo passaggio, devi avere un riferimento, altrimenti tutte le prove che farai sarebbero vane.
Purtroppo, quando si autocostruisce uno schermo, questo va affiancato per un certo tempo a ad uno schermo certificato o testato precedentemente, a meno che tu abbia un'altra stazione di riferimento ma che sia a non più di 500mt da te e con medesima installazione/esposizione
La melamina è ottima per il nostro utilizzo, purtroppo ti confermo che ha alcuni difetti, lavorandola può frantumarsi essendo simile alla porcellana, è costosa ma molto durevole nel tempo e non necessita di ulteriori verniciature, comunque lo scherno davis non è in melamina ma un composito si cui ora non ricordo il nome.
correggo il davis, sia il 7714 che i piatti della vp2 sono costruiti in un mix di Abs ma, nella percentuale maggiore di ASA (Acrilonitrile-Stirene-Acrilato), polimero estremamente efficiente e resistente ai raggi UV, durevole nel tempo, molto performante, non credo abbia difetti particolari se non l'estrema tossicità se bruciato.
Altra cosa, gli ultimi due piatti, o almeno l'ultimo DEVE rimanere chiuso
A dopo
Ciao
grazie per la precisazione sulla composizione dei piatti della Davis, mi erano sembrati in semplice melamina dalle foto oviamente....
Per quanto riguarda l'ultimo o gli ultimi due piatti e la loro foratura o meno, ho letto diversi articoli su schermi autocostruiti dove hanno lasciato aperti proprio gli ultimi piatti, giustificandosi in genere con un aumento del volume d'aria che circola intorno ai sensori, parlo di persone che poi snocciolano dati confrontati con le Davis di tutto rispetto.
Puoi darmi una dritta per favore su dove possa leggere qualcosa che spieghi per bene ed in maniera definitiva come strutturare la progressione e la foratura dei piatti di uno schermo solare?
Un saluto.
Io stesso, costruii tempo fa alcuni schermi lasciando l'ultimo piatto aperto notando temperature minime notturne inferiori anche di 2° rispetto ad uno schermo tradizionale, evidentemente l'irraggiamento notturno, anche su suolo erboso, ha le sue influenze sui rilevamenti.
Idem le massime, anche se in misura minore risultavano maggiori rispetto al classico dw7714, io ho sempre tenuto questo come riferimento.
Comunque, anche se tutti gli schermi, professionali e non, hanno i piatti inferiori chiusi, puoi comunque provare, che poi è lo spirito della nostra passione, se ti faccio vedere il mio garage c'è una sezione apposta dove trovi schermi, tubi in pvc concentrici, piatti in melamina forati, microforati, staffe, ventole, pannelli solari etc etc
Non esiste, che io sappia, un documento ufficiale che "impone" come debba essere costruito uno schermo solare, perlomeno che io sappia, di come va esposto, montato e posizionato si, ma di come va costruito no, li contano i risultati .
La regola fondamentale per valutare uno schermo rimane sempre una, lo schermo migliore è quello che, in condizioni di cielo sereno, di notte registra la temperatura minima più alta, di giorno con il sole e ventilazione debole, la temperatura massima più bassa
Ultima modifica di green63 il gio 04 mag, 2017 21:42, modificato 2 volte in totale.
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Re: Costruzione Di Uno Schermo Solare Artigianale
non ho molta esperienza di autocostruiti:ne ho fatti due all'inizio ,uno in legno a capannina di piccole dimensioni ed un altro con piatti di sottovasi verniciati.I risultati sono stati poco soddisfacenti ed allora ho deciso di prendere il Davis 7714, poi ho acquistato una davis pro 2 5 piatti,infine il kit di ventilazione day time.Vorrei sottolineare che ,per avere dati di Temp. ottimali entrano in gioco tre fattori:lo schermo,il sensore ed il posizionamento.Quindi benissimo avere un buon schermo (autocostruito o meno),ma non vanifichiamolo con sensori incongrui o ,peggio ancora ,con posizionamenti errati.Per esempio, giorni fa ho modificato la posizione del davis 7714 ruotandolo di 90 gradi da sud ad est .Questo per bilanciare meglio il palo su cui sono montate su staffa a L sia il 7714 con stazione davis di temp. aggiuntiva,sia la davis pro 2.Bene è bastata questa modifica per far perdere 2 decimi al pomeriggio al 7714 e questo perchè l'ombra del palo lo scherma sia pur di poco !Infine permettetemi un detto che mi ripeto spesso in quanto affetto da questo morbo misterioso che ci spinge a limare decimi(green,tu mi capisci):l'Ottimo è nemico del Buono
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Re: Costruzione Di Uno Schermo Solare Artigianale
Bene, la discussione sta diventando veramente interessante.
Comincio col dire che, alla luce delle spiegazioni di Mauro e di alcune mie elucubrazioni ho deciso di non forare l'ultimo piatto in basso, inoltre seguirò il consiglio di "freddoforever" inserendo tra il primo e il secondo piatto uno strato isolante che al momento vorrei realizzare con un foglio di sughero. I distanziali saranno ottenuti tagliando la canna per impianti elettrici da 16 mm, tutti i pezzi dovranno essere estremamente precisi per garantire il perfetto parallelismo tra i piani. Per far si che i distanziali siano anche centrati rispetto ai perni ricavati dalla barra filettata ho visto due soluzioni, la prima prevede di inserire in ciascun distanziale un'anima di sughero rifilata per entrarvi e poi forata al centro, la seconda di utilizzare pezzi di un tubo di gomma per gas/liquidi di adeguata misura. Nel primo caso c'è da fare un bel lavoro di rifilatura e foratura di turaccioli, nel secondo devo trovare in qualche ferramenta/brico il tubo in gomma di adeguato diametro sia esterno che interno. Vediamo cosa sarà più facile.
Per come la vedo al momento, con il nuovo schermo i dati di temperatura e umidità che rileverà la mia stazione non possono che diventare più precisi, l'attuale schermo è piccolissimo inoltre è completamente aperto verso il basso, immagino dunque che con il nuovo schermo la misura dei dati non possa che migliorare, poi vedrò come fare per confrontare i miei dati con una stazione precisa e attendibile.
Grazie "versiliese" per le tue annotazioni. Anche io sono un "precisino" in realtà e mi piacerebbe sicuramente poter registrare dati precisi al centesimo. Il fatto è che sono entrato in una disciplina che mi interessa si ma nella quale al momento non posso riversare troppe risorse economiche. Per questo sto cercando di migliorare il più possibile la stazione meteo che ho potuto acquistare. In futuro poi chissà, in fondo c'è sempre una Davis dietro l'angolo che ti aspetta...
Comincio col dire che, alla luce delle spiegazioni di Mauro e di alcune mie elucubrazioni ho deciso di non forare l'ultimo piatto in basso, inoltre seguirò il consiglio di "freddoforever" inserendo tra il primo e il secondo piatto uno strato isolante che al momento vorrei realizzare con un foglio di sughero. I distanziali saranno ottenuti tagliando la canna per impianti elettrici da 16 mm, tutti i pezzi dovranno essere estremamente precisi per garantire il perfetto parallelismo tra i piani. Per far si che i distanziali siano anche centrati rispetto ai perni ricavati dalla barra filettata ho visto due soluzioni, la prima prevede di inserire in ciascun distanziale un'anima di sughero rifilata per entrarvi e poi forata al centro, la seconda di utilizzare pezzi di un tubo di gomma per gas/liquidi di adeguata misura. Nel primo caso c'è da fare un bel lavoro di rifilatura e foratura di turaccioli, nel secondo devo trovare in qualche ferramenta/brico il tubo in gomma di adeguato diametro sia esterno che interno. Vediamo cosa sarà più facile.
Per come la vedo al momento, con il nuovo schermo i dati di temperatura e umidità che rileverà la mia stazione non possono che diventare più precisi, l'attuale schermo è piccolissimo inoltre è completamente aperto verso il basso, immagino dunque che con il nuovo schermo la misura dei dati non possa che migliorare, poi vedrò come fare per confrontare i miei dati con una stazione precisa e attendibile.
Grazie "versiliese" per le tue annotazioni. Anche io sono un "precisino" in realtà e mi piacerebbe sicuramente poter registrare dati precisi al centesimo. Il fatto è che sono entrato in una disciplina che mi interessa si ma nella quale al momento non posso riversare troppe risorse economiche. Per questo sto cercando di migliorare il più possibile la stazione meteo che ho potuto acquistare. In futuro poi chissà, in fondo c'è sempre una Davis dietro l'angolo che ti aspetta...
Ultima modifica di Tiziano58 il ven 05 mag, 2017 20:53, modificato 2 volte in totale.
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Benissimo Tiziano, di certo la cura che stai ponendo nella realizzazione ti darà di certo risultati migliori degli attuali, tutto questo ti consentirà inoltre di acquisire la necessaria manualità per poi, con il tempo, migliorare e perfezionare il tuo schermo.Bene, la discussione sta diventando veramente interessante.
Comincio col dire che, alla luce delle spiegazioni di Mauro e di alcune mie elucubrazioni ho deciso di non forare l'ultimo piatto in basso, inoltre seguirò il consiglio di "freddoforever" inserendo tra il primo e il secondo piatto uno strato isolante che al momento vorrei realizzare con un foglio di sughero. I distanziali saranno ottenuti tagliando la canna per impianti elettrici da 16 mm, tutti i pezzi dovranno essere estremamente precisi per garantire il perfetto parallelismo tra i piani. Per far si che i distanziali siano anche centrati rispetto ai perni ricavati dalla barra filettata ho visto due soluzioni, la prima prevede di inserire in ciascun distanziale un'anima di sughero rifilata per entrarvi e poi forata al centro, la seconda di utilizzare pezzi di un tubo di gomma per gas/liquidi di adeguata misura. Nel primo caso c'è da fare un bel lavoro di rifilatura e foratura di turaccioli, nel secondo devo trovare in qualche ferramenta/brico il tubo in gomma di adeguato diametro sia esterno che interno. Vediamo cosa sarà più facile.
Per come la vedo al momento, con il nuovo schermo i dati di temperatura e umidità che rileverà la mia stazione non possono che diventare più precisi, l'attuale schermo è piccolissimo inoltre è completamente aperto verso il basso, immagino dunque che con il nuovo schermo la misura dei dati non possa che migliorare, poi vedrò come fare per confrontare i miei dati con una stazione precisa e attendibile.
Grazie "versiliese" per le tue annotazioni. Anche io sono un "precisino" in realtà e mi piacerebbe sicuramente poter registrare dati precisi al centesimo. Il fatto è che sono entrato in una disciplina che mi interessa si ma nella quale al momento non posso riversare troppe risorse economiche. Per questo sto cercando di migliorare il più possibile la stazione meteo che ho potuto acquistare. In futuro poi chissà, in fondo c'è sempre una Davis dietro l'angolo che ti aspetta...
Come hai rimarcato giustamente, purtroppo un confronto è necessario, non si può prescindere, o meglio, ci si potrebbe accontentare vedendo dati certamente più aderenti alla realtà ma senza sapere se ancora distanti da essa e di quanto
Il fatto non è tanto trovare un sensore in grado di servire allo scopo, i sensorpush che io utilizzo sono molto precisi e te la cavi con 60 €, null'altro, il problema è che ci vuole uno schermo di riferimento, se lo avessi in più te lo presterei io volentieri per qualche mese, ma al momento gli unici due che ho sono malridotti dal tempo, altrimenti te lo avrei già proposto
tienici aggiornati sulle fasi di lavorazione, e mi raccomando le foto!
"La misura della reale temperatura dell'aria è l'arduo tentativo di misurare un misurando non misurabile" (Mauro)
"Quando parli con me di raffronti tra stazioni "vicine" sappi che per me 50 metri sono troppi" (Mauro)
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- Tiziano58
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Re: Costruzione Di Uno Schermo Solare Artigianale
Ciao Mauro, grazie per la disponibilità.Benissimo Tiziano, di certo la cura che stai ponendo nella realizzazione ti darà di certo risultati migliori degli attuali, tutto questo ti consentirà inoltre di acquisire la necessaria manualità per poi, con il tempo, migliorare e perfezionare il tuo schermo.
Come hai rimarcato giustamente, purtroppo un confronto è necessario, non si può prescindere, o meglio, ci si potrebbe accontentare vedendo dati certamente più aderenti alla realtà ma senza sapere se ancora distanti da essa e di quanto
Il fatto non è tanto trovare un sensore in grado di servire allo scopo, i sensorpush che io utilizzo sono molto precisi e te la cavi con 60 €, null'altro, il problema è che ci vuole uno schermo di riferimento, se lo avessi in più te lo presterei io volentieri per qualche mese, ma al momento gli unici due che ho sono malridotti dal tempo, altrimenti te lo avrei già proposto
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So bene che il sensorpush è assolutamente accessibile come prezzo ma poi c'è bisogno dello schermo di riferimento.
Parliamoci chiaro, il riferimento in questo campo è Davis, innanzi tutto il suo schermo solare con o senza sensori Davis, quindi l'unico sistema per effettuare confronti attendibili è avere lo schermo Davis o meglio una intera stazione.
Comunque per intanto l'obiettivo è migliorare la situazione della mia stazione (magari non è neanche messa male...). Spero piuttosto che i due sensori (termico/umidità) siano di qualità decente, in uno dei tanti articoli letti sui miglioramenti apportabili ho visto che sono stati praticati dei fori aggiuntivi sul contenitore proprio in prossimità dei detti sensori. Che dire? Partiamo col fattibile e poi si vedrà, capisco che l'approccio è al momento poco scientifico ma come ho detto più volte un miglioramento dovrei registrarlo...
Ultima modifica di Tiziano58 il dom 07 mag, 2017 08:56, modificato 1 volta in totale.
- green63
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Re: Costruzione Di Uno Schermo Solare Artigianale
E sicuramente sarà cosi, stai sicuro ed il tuo approccio è assolutamente corretto, poi, man mano, chissà che non capiti un'occasione per uno schermo davis, un'offerta o altro, a quel punto, investendo qualche decina di euro per il sensorpush avrai un ottimo sistema di rilevamento per testare il lavoro che hai svolto sullo schermo e, seconda cosa ma altrettanto importante, avere la ridondanza dei dati, cosa che da sempre reputo fondamentale.Ciao Marco, grazie per la disponibilità.Benissimo Tiziano, di certo la cura che stai ponendo nella realizzazione ti darà di certo risultati migliori degli attuali, tutto questo ti consentirà inoltre di acquisire la necessaria manualità per poi, con il tempo, migliorare e perfezionare il tuo schermo.
Come hai rimarcato giustamente, purtroppo un confronto è necessario, non si può prescindere, o meglio, ci si potrebbe accontentare vedendo dati certamente più aderenti alla realtà ma senza sapere se ancora distanti da essa e di quanto
Il fatto non è tanto trovare un sensore in grado di servire allo scopo, i sensorpush che io utilizzo sono molto precisi e te la cavi con 60 €, null'altro, il problema è che ci vuole uno schermo di riferimento, se lo avessi in più te lo presterei io volentieri per qualche mese, ma al momento gli unici due che ho sono malridotti dal tempo, altrimenti te lo avrei già proposto
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So bene che il sensorpush è assolutamente accessibile come prezzo ma poi c'è bisogno dello schermo di riferimento.
Parliamoci chiaro, il riferimento in questo campo è Davis, innanzi tutto il suo schermo solare con o senza sensori David, quindi l'unico sistema per effettuare confronti attendibili è avere lo schermo Davis o meglio una intera stazione.
Comunque per intanto l'obiettivo è migliorare la situazione della mia stazione (magari non è neanche messa male...). Spero piuttosto che i due sensori (termico/umidità) siano di qualità decente, in uno dei tanti articoli letti sui miglioramenti apportabili ho visto che sono stati praticati dei fori aggiuntivi sul contenitore proprio in prossimità dei detti sensori. Che dire? Partiamo col fattibile e poi si vedrà, capisco che l'approccio è al momento poco scientifico ma come ho detto più volte un miglioramento dovrei registrarlo...
Se tu hai due sistemi di rilevamento, anche se questi ipoteticamente danno risultati diversi (ad es. A segna -0,3° di B) per questioni legate allo schermo, alla posizione, alle tolleranze strumentali o qualsivoglia fattore, avrai comunque sempre un secondo punto di riferimento, assolutamente necessario per valutare e monitorare eventuali malfunzionamenti, necessità di manutenzione dello schermo o altro che possa rendere un sensore meno preciso, situazione di cui potresti non accorgerti non avendo una ridondanza dei dati.
Scusa, sono stato prolisso e me ne rendo conto solo ora rileggendo ma spero di aver espresso il concetto
comunque Mauro non Marco, ma non preoccuparti
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Re: Costruzione Di Uno Schermo Solare Artigianale
Scusa MAURO.... è l'età.... correzione apportata.
Il discorso della ridondanza dei dati è per me assolutamente chiaro, in campo tecnico militare è una caratteristica fondamentale dei sistemi di rilevazione e controllo.
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Re: Costruzione Di Uno Schermo Solare Artigianale
Nessun problema;)Scusa MAURO.... è l'età.... correzione apportata.
Il discorso della ridondanza dei dati è per me assolutamente chiaro, in campo tecnico militare è una caratteristica fondamentale dei sistemi di rilevazione e controllo.
In effetti la ridondanza su applica laddove i sistemi di rilevamento e controllo agiscono in contesti legati a produzione industriale di alto livello, in campo militare o civile laddove siano in gioco vite umane
Noi non corrispondiamo a nessuno di questi scenari, se il nostro termo sballa 3 gradi nessuno si fa male
Dato che però è fattibile senza eccessivi traumi perché no?
Quante volte ho visto imputare ai sensori errori che erano magari invece legati ad un improvvisa variazione del microclima locale?
Molti si basano su stazioni vicine senza considerare che a volte bastano 200mt di distanza per giustificare differenze anche sostanziali!
Buon lavoro e mi raccomando le foto delle varie fasi
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- orsobruno74
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Re: Costruzione Di Uno Schermo Solare Artigianale
In foto il mio schermo passivo autocostruito
Dati stazione qui http://www.lineameteo.it/stazioni.php?id=1725
Sito web http://www.meteopontecorvo.altervista.org/index.php
Dati stazione qui http://www.lineameteo.it/stazioni.php?id=1725
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Ultima modifica di orsobruno74 il dom 30 lug, 2017 14:40, modificato 6 volte in totale.