Stratosferiche e Teleconnessioni VLR 2013-2014
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Re: Stratosferiche E Teleconnessioni VLR 2013-2014
...direi che il warming sia oramai da mettere in cantiere per la prima decade di febbraio, sarà un gran gancio al VP anche se non è detto che un VP alle corde possa lasciare poi scoperto il fianco europeo. Sulla base delle z06 (e sottolineo "sulla base") con il maggior lavoro da parte atlantica groenlandese, mi aspetto una rotazione antioraria dell'asse del lobo canadese con conseguente impennata della wave atlantica tra il 13 ed il 18 febbraio. Se i due lobi non assumono rotazione antizonale reputo non impossibile ma meno probabile uno scand+.
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Re: Stratosferiche E Teleconnessioni VLR 2013-2014
mi permetto di correggerti ma solo per quel che riguarda le date ovvero 13 / 18 FEBBRAIO...direi che il warming sia oramai da mettere in cantiere per la prima decade di febbraio, sarà un gran gancio al VP anche se non è detto che un VP alle corde possa lasciare poi scoperto il fianco europeo. Sulla base delle z06 (e sottolineo "sulla base") con il maggior lavoro da parte atlantica groenlandese, mi aspetto una rotazione antioraria dell'asse del lobo canadese con conseguente impennata della wave atlantica tra il 13 ed il 18 gennaio. Se i due lobi non assumono rotazione antizonale reputo non impossibile ma meno probabile uno scand+.
Dove dormono i giganti i nani di passaggio non si persuadono di essere stati preceduti da tanta grandezza
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Re: Stratosferiche E Teleconnessioni VLR 2013-2014
Correggomi permetto di correggerti ma solo per quel che riguarda le date ovvero 13 / 18 FEBBRAIO...direi che il warming sia oramai da mettere in cantiere per la prima decade di febbraio, sarà un gran gancio al VP anche se non è detto che un VP alle corde possa lasciare poi scoperto il fianco europeo. Sulla base delle z06 (e sottolineo "sulla base") con il maggior lavoro da parte atlantica groenlandese, mi aspetto una rotazione antioraria dell'asse del lobo canadese con conseguente impennata della wave atlantica tra il 13 ed il 18 gennaio. Se i due lobi non assumono rotazione antizonale reputo non impossibile ma meno probabile uno scand+.
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Re: Stratosferiche e Teleconnessioni VLR 2013-2014
Importante riscaldamento stratosferico che, stanti queste carte, sarebbe di tipo MAJOR :
Lo split, per lo meno alle quote elevate, sarà inevitabile, mentre i riflessi alle quote sottostanti sono ancora da valutare.
Per il momento i modelli, nonostante lo split sembri propagarsi bene a tutte le quote, anche inferiori, non accennano nessun moto antizonale consistente, ma è pur vero che le proiezioni ora disponibili si spingono, al massimo, fino al 14 febbraio, quando il periodo più interessante dovrebbe iniziare appena dopo.
Inoltre l'esperienza insegna che i moti antizonali, soprattutto emisferici (come quello che sarebbe innescato dallo split con HP polare), sono quasi sempre inquadrati con grande ritardo.
Insomma, i segnali di qualcosa di importante ci sono, ma restano segnali per il momento, speriamo solo che si concretizzino prima dello scadere dei tempi regolamentari.
PS(i tempi supplementari sono sempre così stancanti...)
Lo split, per lo meno alle quote elevate, sarà inevitabile, mentre i riflessi alle quote sottostanti sono ancora da valutare.
Per il momento i modelli, nonostante lo split sembri propagarsi bene a tutte le quote, anche inferiori, non accennano nessun moto antizonale consistente, ma è pur vero che le proiezioni ora disponibili si spingono, al massimo, fino al 14 febbraio, quando il periodo più interessante dovrebbe iniziare appena dopo.
Inoltre l'esperienza insegna che i moti antizonali, soprattutto emisferici (come quello che sarebbe innescato dallo split con HP polare), sono quasi sempre inquadrati con grande ritardo.
Insomma, i segnali di qualcosa di importante ci sono, ma restano segnali per il momento, speriamo solo che si concretizzino prima dello scadere dei tempi regolamentari.
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Re: Stratosferiche e Teleconnessioni VLR 2013-2014
Voglio pure condividere questa spettacolare immagine satellitare in cui è possibile distinguere l'alta termica russa a destra (il regno del freddo), la circolazione depressionaria centrata tra Isole Britanniche e Francia, nonché il fiume di aria fredda in discesa sul suo fianco occidentale (fianco orientale della HP delel Azzorre).
Ma la cosa più interessante è la linea di convergenza tra aria fredda negli strati più bassi ed aria mite ed umida in quelli più alti, la zona nuvolosa delle grandi nevicate che vede il suo limite occidentale passare sopra la Romania, l'ex Jugoslavia, la Germania Orientale, la Danimarca e poi tutta la Penisola Scandinava.
Da li, fino a dove non si esaurisce la nuvolosità (perché lo scudo altopressorio non permette un'ulteriore sovrapposizione calda, è tutta neve!
Ma la cosa più interessante è la linea di convergenza tra aria fredda negli strati più bassi ed aria mite ed umida in quelli più alti, la zona nuvolosa delle grandi nevicate che vede il suo limite occidentale passare sopra la Romania, l'ex Jugoslavia, la Germania Orientale, la Danimarca e poi tutta la Penisola Scandinava.
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Ultima modifica di marvel il mer 29 gen, 2014 17:35, modificato 1 volta in totale.
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Re: Stratosferiche E Teleconnessioni VLR 2013-2014
.....l'aggiornamento strat-GFS sembra impietoso, tentativo di split in medio alta stratosfera che finisce in un rapido ricompattamento. Praticamente ci saremmo giocati anche l'ultima flebile speranza.
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Re: Stratosferiche E Teleconnessioni VLR 2013-2014
Bene!.....l'aggiornamento strat-GFS sembra impietoso, tentativo di split in medio alta stratosfera che finisce in un rapido ricompattamento. Praticamente ci saremmo giocati anche l'ultima flebile speranza.
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Re: Stratosferiche e Teleconnessioni VLR 2013-2014
Bellissime le stratosferiche proposte da ECMWF che, però, come anche quelle GFS, non mostrano ancora nessuna reale reazione al livello degli strati più bassi.
1) E' solo questione di tempistica (attendere che il disturbo si propaghi anche al di sotto) oppure di scarsa comunicazione tra i vari livelli?
2) Oppure significa che la dinamica dello split non riuscirà a completarsi?
In particolare la wave 2 si evidenzia molto bene dai 2 Hpa fino ai 30 Hpa, per poi affievolirsi, e questo mi fa propendere per l'ipotesi 1. Anche perché a 10 Hpa a 240 h, oltre ad essere ancora in pieno Stratwarming, è accennata anche una rotazione oraria di tutto lo schema circolatorio atmosferico emisferico (tipica dinamica antizonale da split).
Stessa storia per i livelli stratosferici inferiori, in ritardo rispetto a quelli superiori, come ai 30Hpa.
Però se andiamo a guardare le proiezioni a più lunga gittata del modello americano si nota che, proprio poco dopo, l'intera colonna atmosferica è propensa ad un ricompattamento (il che cozza fragorosamente contro l'ipotesi delineata di un nuovo riscaldamento)... in pratica lo split scomparirebbe nonostante l'insistente riscaldamento.
Quale sia la legge fisica alla base di questo fenomeno non lo so proprio, effettivamente è sorprendente se si vanno anche a vedere i precedenti.
1) E' solo questione di tempistica (attendere che il disturbo si propaghi anche al di sotto) oppure di scarsa comunicazione tra i vari livelli?
2) Oppure significa che la dinamica dello split non riuscirà a completarsi?
In particolare la wave 2 si evidenzia molto bene dai 2 Hpa fino ai 30 Hpa, per poi affievolirsi, e questo mi fa propendere per l'ipotesi 1. Anche perché a 10 Hpa a 240 h, oltre ad essere ancora in pieno Stratwarming, è accennata anche una rotazione oraria di tutto lo schema circolatorio atmosferico emisferico (tipica dinamica antizonale da split).
Stessa storia per i livelli stratosferici inferiori, in ritardo rispetto a quelli superiori, come ai 30Hpa.
Però se andiamo a guardare le proiezioni a più lunga gittata del modello americano si nota che, proprio poco dopo, l'intera colonna atmosferica è propensa ad un ricompattamento (il che cozza fragorosamente contro l'ipotesi delineata di un nuovo riscaldamento)... in pratica lo split scomparirebbe nonostante l'insistente riscaldamento.
Quale sia la legge fisica alla base di questo fenomeno non lo so proprio, effettivamente è sorprendente se si vanno anche a vedere i precedenti.
Ultima modifica di marvel il ven 31 gen, 2014 15:35, modificato 3 volte in totale.
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Re: Stratosferiche E Teleconnessioni VLR 2013-2014
è proprio l'anno no, non gira niente nel verso giusto
- tifernate
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Re: Stratosferiche E Teleconnessioni VLR 2013-2014
...per ora no ma chissà, già lo z12 è migliore, magari a fatica, molta fatica, alla fine qualcosa s'ottiene.è proprio l'anno no, non gira niente nel verso giusto
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Re: Stratosferiche E Teleconnessioni VLR 2013-2014
..per ora lo z06 è, secondo me, il miglior strat-aggiornamento degli ultimi giorni e pure sulla tropo inizia a vedersi qualche movimento interessante.
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Re: Stratosferiche e Teleconnessioni VLR 2013-2014
In attesa dell'aggiornamento GFS12 possiamoaffermare senza ombra di dubbio che le carte stratosferiche americane propongono un potenziamento del riscaldamento.
Proprio questa mattina, mentre ero alla guida in autostrada sotto il diluvio universale, riflettendo sulle carte di ieri avevo trovato una risposta al quesito che avevo posto alla fine del messaggio di ieri, cioè quale fosse la causa del ricompattamento del VPS, nonostante il riscaldamento in atto.
Ebbene, il motivo era che il riscaldamento non era abbastanza potente, diffuso e soprattutto rapido da concludere lo split prima che il VP potesse tracimare tutto da un lato. In poche parole la spinta anticiclonica atlantica, causata dal riscaldamento stratosferico, non riuscendo a invadere immediatamente il polo nord, non sarebbe stata capace di fondersi rapidamente con la spinta aleutinica, agevolando in questo modo, la migrazione (tracimazione) del lobo del VP canadese, tutto sulla Siberia. In pratica avremmo avuto un displacement sulla Siberia, e sappiamo bene che un displacement non ha gli stessi effetti di uno Split, ovvero viene a mancare l'invasione, ad opera dell'HP , della sede polare, quindi niente divisione del VP in due lobi con conseguente discesa di latitudine e, soprattutto, nessuna rotazione oraria di questi verso i settori più occidentali.
Ma, come anticipavo sopra, le ultime proiezioni hanno proposto un potenziamento ulteriore dello StratWarming a 10HPa (NB, 10 HPa...), tale da tagliare letteralmente in due il Vortice Polare Stratosferico:
Ma non è tutto oro ciò che luccica, nel senso che va bene che lo split nasce e si sviluppa ad alta quota (a 5 Hpa la dinamica è ancor più esplicita), ma il fatto che negli strati inferiori non si veda ancora una dinamica simile fa pensare.
Certo, potrebbe trattarsi del classico ritardo del coupling, cioè nella diffusione degli effetti (della dinamica) dall'alto verso il basso (ricordiamo che in pratica il riscaldamento genera un HP stratosferico polare che, non trovando "sfogo" di espansione verso l'alto (la stratopausa è normalmente più calda della stratosfera), inizia ad espandersi verso il basso, muovendosi, quindi, verso il suolo).
Ma in questa espansione si possono incontrare vari ostacoli e quello che mi appare più evidente è la QBO+, che ostacolerebbe questo tentativo (ma non so fino a che punto), e guarda caso attualmente la QBO ha cambiato segno diventando negativa nelle alte sfere, mentre viaggia ancora in piena zonalità (positiva) dai 20 HPa in giù.
Insomma, il cammino è ancora lungo e pieno di ostacoli ...
Saluti.
Marvel
Proprio questa mattina, mentre ero alla guida in autostrada sotto il diluvio universale, riflettendo sulle carte di ieri avevo trovato una risposta al quesito che avevo posto alla fine del messaggio di ieri, cioè quale fosse la causa del ricompattamento del VPS, nonostante il riscaldamento in atto.
Ebbene, il motivo era che il riscaldamento non era abbastanza potente, diffuso e soprattutto rapido da concludere lo split prima che il VP potesse tracimare tutto da un lato. In poche parole la spinta anticiclonica atlantica, causata dal riscaldamento stratosferico, non riuscendo a invadere immediatamente il polo nord, non sarebbe stata capace di fondersi rapidamente con la spinta aleutinica, agevolando in questo modo, la migrazione (tracimazione) del lobo del VP canadese, tutto sulla Siberia. In pratica avremmo avuto un displacement sulla Siberia, e sappiamo bene che un displacement non ha gli stessi effetti di uno Split, ovvero viene a mancare l'invasione, ad opera dell'HP , della sede polare, quindi niente divisione del VP in due lobi con conseguente discesa di latitudine e, soprattutto, nessuna rotazione oraria di questi verso i settori più occidentali.
Ma, come anticipavo sopra, le ultime proiezioni hanno proposto un potenziamento ulteriore dello StratWarming a 10HPa (NB, 10 HPa...), tale da tagliare letteralmente in due il Vortice Polare Stratosferico:
Ma non è tutto oro ciò che luccica, nel senso che va bene che lo split nasce e si sviluppa ad alta quota (a 5 Hpa la dinamica è ancor più esplicita), ma il fatto che negli strati inferiori non si veda ancora una dinamica simile fa pensare.
Certo, potrebbe trattarsi del classico ritardo del coupling, cioè nella diffusione degli effetti (della dinamica) dall'alto verso il basso (ricordiamo che in pratica il riscaldamento genera un HP stratosferico polare che, non trovando "sfogo" di espansione verso l'alto (la stratopausa è normalmente più calda della stratosfera), inizia ad espandersi verso il basso, muovendosi, quindi, verso il suolo).
Ma in questa espansione si possono incontrare vari ostacoli e quello che mi appare più evidente è la QBO+, che ostacolerebbe questo tentativo (ma non so fino a che punto), e guarda caso attualmente la QBO ha cambiato segno diventando negativa nelle alte sfere, mentre viaggia ancora in piena zonalità (positiva) dai 20 HPa in giù.
Insomma, il cammino è ancora lungo e pieno di ostacoli ...
Saluti.
Marvel
Ultima modifica di marvel il ven 31 gen, 2014 17:55, modificato 2 volte in totale.
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Re: Stratosferiche e Teleconnessioni VLR 2013-2014
Premetto che sono carte con bassa attendibilità, visto l'abisso temporale...
ma è tanto per mostrarvi quanto i modelli, dato il riscaldamento con possibile split stratosferico a 10Hpa, stanno ipotizzando i primi abbozzi che ne potrebbero conseguire...
ma è tanto per mostrarvi quanto i modelli, dato il riscaldamento con possibile split stratosferico a 10Hpa, stanno ipotizzando i primi abbozzi che ne potrebbero conseguire...
Ultima modifica di marvel il dom 02 feb, 2014 07:59, modificato 1 volta in totale.
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Re: Stratosferiche e Teleconnessioni VLR 2013-2014
In giro, giustamente, vedo molto scetticismo sulle possibilità di un MMW e soprattutto su quelle di uno Split reale, completo, con tanto di inversione di segno della zonalità (in antizonalità), e anche io sono molto scettico, per diverse ragioni, già esposte in questa sede nei giorni scorsi, ma le carte affermano che il Major Warming avverrà (appunto, a 10 hPa, dove viene misurato), anche se con durata molto breve... motivo per cui lo split a quella quota potrebbe non arrivare a termine, neutralizzando buona parte delle possibili influenze sulla circolazione complessiva.
Comunque è ancora tutto da verificare.
Ed ecco le carte che affermano (affermavano, visto che sono di ieri) che la realizzazione di un MMW potrebbe essere molto vicina (grado più grado meno)*:
prima
dopo 5 giorni
A 10 hPa, quindi, si prevede un aumento della temperatura di circa 30°C in meno di una settimana.
Con una circolazione che diventa antizonale alla stessa quota isobarica:
prima
dopo
I modelli il MMW l'hanno visto, poi magari era un abbaglio...
Insomma, gli ingredienti sembrerebbero esserci tutti almeno "sulla carta"... bisognerà solo vedere se si realizzeranno più o meno di questa entità.**
(*)(**) Giusto per essere pignoli in un contesto che non ammette certo pignoleria ma notevolissime approssimazioni ed altrettante eccezioni.
Marvel
Comunque è ancora tutto da verificare.
Ed ecco le carte che affermano (affermavano, visto che sono di ieri) che la realizzazione di un MMW potrebbe essere molto vicina (grado più grado meno)*:
prima
dopo 5 giorni
A 10 hPa, quindi, si prevede un aumento della temperatura di circa 30°C in meno di una settimana.
Con una circolazione che diventa antizonale alla stessa quota isobarica:
prima
dopo
I modelli il MMW l'hanno visto, poi magari era un abbaglio...
Insomma, gli ingredienti sembrerebbero esserci tutti almeno "sulla carta"... bisognerà solo vedere se si realizzeranno più o meno di questa entità.**
(*)(**) Giusto per essere pignoli in un contesto che non ammette certo pignoleria ma notevolissime approssimazioni ed altrettante eccezioni.
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Ultima modifica di marvel il dom 02 feb, 2014 18:10, modificato 2 volte in totale.
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Re: Stratosferiche e Teleconnessioni VLR 2013-2014
Niente, non ce la farà...
Al massimo riuscirà a dare una spallata al VP, ma senza conseguenze eclatanti...
I modelli stanno via via riducendo anche questo riscaldamento e soprattutto la sua durata... (tendenza già accennata ieri).
Ora il rischio è realmente quello di arrivare nella primavera meteorologica senza episodi invernali degni di questo nome.
Ci sarà sicuramente il classico ed inevitabile Final Warming (il riscaldamento della stratosfera ad opera dei raggi solari) che smantellerà, a partire dall'alto, passo dopo passo, la struttura del Vortice Polare (fino alla sua completa scomparsa nel periodo estivo). Questo causerà episodi di instabilità, proprio perché i lobi di aria fredda che, non avendo più un "centro stabile di attrazione", si sganceranno finendo per interessare regioni meno prossime alle latitudini settentrionali. Ma questi dovranno fare i conti con temperature al suolo che, via via, saranno più alte e che sicuramente contribuiranno ad esaltare i contrasti ed i fenomeni, ma che ostacoleranno i fenomeni di stampo invernale più crudi e duraturi.
Insomma, si può dire che questo sia stato il più classico degli inverni senza contributi stratosferici... un po' era nell'aria, come ho anticipato all'inizio di questo Topic... le condizioni al contorno erano tutte contrarie, ma abbiamo voluto verificare quelle poche incertezze concesse dalla neutralità di alcuni indici e soprattutto dall'eccezionalità della fase del ciclo solare (un massimo debole + una QBO+).
Chiaramente non si può certo dire l'ultima parola, né per quanto riguarda i fenomeni stratosferici invernali di quest'anno, né per le sorti di questa stagione, perché in meteorologia nulla è definitivo finché non è trascorso.
Però una larghissima fetta di possibilità ce la siamo ormai giocata e, per il nostro orticello italico, è sicuramente andata persa.
Restiamo di vedetta... non si sa mai.
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Al massimo riuscirà a dare una spallata al VP, ma senza conseguenze eclatanti...
I modelli stanno via via riducendo anche questo riscaldamento e soprattutto la sua durata... (tendenza già accennata ieri).
Ora il rischio è realmente quello di arrivare nella primavera meteorologica senza episodi invernali degni di questo nome.
Ci sarà sicuramente il classico ed inevitabile Final Warming (il riscaldamento della stratosfera ad opera dei raggi solari) che smantellerà, a partire dall'alto, passo dopo passo, la struttura del Vortice Polare (fino alla sua completa scomparsa nel periodo estivo). Questo causerà episodi di instabilità, proprio perché i lobi di aria fredda che, non avendo più un "centro stabile di attrazione", si sganceranno finendo per interessare regioni meno prossime alle latitudini settentrionali. Ma questi dovranno fare i conti con temperature al suolo che, via via, saranno più alte e che sicuramente contribuiranno ad esaltare i contrasti ed i fenomeni, ma che ostacoleranno i fenomeni di stampo invernale più crudi e duraturi.
Insomma, si può dire che questo sia stato il più classico degli inverni senza contributi stratosferici... un po' era nell'aria, come ho anticipato all'inizio di questo Topic... le condizioni al contorno erano tutte contrarie, ma abbiamo voluto verificare quelle poche incertezze concesse dalla neutralità di alcuni indici e soprattutto dall'eccezionalità della fase del ciclo solare (un massimo debole + una QBO+).
Chiaramente non si può certo dire l'ultima parola, né per quanto riguarda i fenomeni stratosferici invernali di quest'anno, né per le sorti di questa stagione, perché in meteorologia nulla è definitivo finché non è trascorso.
Però una larghissima fetta di possibilità ce la siamo ormai giocata e, per il nostro orticello italico, è sicuramente andata persa.
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