Il VP Canadese Annulla Gli Inverni In Europa
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Re: Il Cp Canadese Annulla Gli Inverni In Europa
ehm.. un errore di click nel titolo, al posto della V ho messo la C
- andrea75
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Re: Il VP Canadese Annulla Gli Inverni In Europa
Correttoehm.. un errore di click nel titolo, al posto della V ho messo la C
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Re: Il VP Canadese Annulla Gli Inverni In Europa
Mi sembra un'analisi piuttosto personale, ma comunque interessante.
La cosa però che non mi è chiara, cosa c'entra il raffreddamento dell'oceano con il progressivo ritorno degli interni freddi in Europa?
La cosa però che non mi è chiara, cosa c'entra il raffreddamento dell'oceano con il progressivo ritorno degli interni freddi in Europa?
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Re: Il VP Canadese Annulla Gli Inverni In Europa
grazie dell'interessante link.
il raffreddamento dell'oceano suppongo potrebbe avere due effetti:
1. ridurre l'apporto di aria umida e calda all'arrivo ne settore europeo (1)
2. ridurre il divario termico (1)
3. più a lungo termine riequilibrature dei ghiacci polari annullando la causa dello slittamento del vortice polare ?
(1)"Il forte divario termico che si crea durante il semestre freddo tra continente americano e oceano atlantico fa si che le masse d’aria gelide in uscita dal continente scontrandosi con quelle molto piu’ miti oceaniche genera depressioni molto profonde,vere e proprie tempeste marine,durante le quali avvengono forti richiami di masse d’aria provenienti dalle latitudini piu’ basse e quando le depressioni arrivano a toccare il continente europeo sono molto piu’ ‘calde’ e umide rispetto al punto di partenza"
sperando di non dire cavolate
G.
p.s. aggiungo un altro link interessante ad un altro loro articolo
la pazza idea di questo inverno
il raffreddamento dell'oceano suppongo potrebbe avere due effetti:
1. ridurre l'apporto di aria umida e calda all'arrivo ne settore europeo (1)
2. ridurre il divario termico (1)
3. più a lungo termine riequilibrature dei ghiacci polari annullando la causa dello slittamento del vortice polare ?
(1)"Il forte divario termico che si crea durante il semestre freddo tra continente americano e oceano atlantico fa si che le masse d’aria gelide in uscita dal continente scontrandosi con quelle molto piu’ miti oceaniche genera depressioni molto profonde,vere e proprie tempeste marine,durante le quali avvengono forti richiami di masse d’aria provenienti dalle latitudini piu’ basse e quando le depressioni arrivano a toccare il continente europeo sono molto piu’ ‘calde’ e umide rispetto al punto di partenza"
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la pazza idea di questo inverno
Ultima modifica di GG il mar 20 gen, 2015 13:12, modificato 3 volte in totale.
- marvel
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Re: Il VP Canadese Annulla Gli Inverni In Europa
Con tutto il rispetto, ma quell'articolo è un insieme di banalità, congetture e soprattutto di errori grossolani.
- zeppelin
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Re: Il VP Canadese Annulla Gli Inverni In Europa
Sembrava anche a me che fosse piuttosto banale e forzato (congetture per l'appunto). Del resto il sito in questione è noto per perseguire qualsiasi possibile segno di "glaciazione" imminente e per sparare a zero, senza dubbi, sulla teoria dell'effetto serra, che ha i suoi limiti ma che non può essere liquidata in tre frasi come ho visto fare più volte. Ma se lo dici tu è decisamente probabile che così sia, anzi se ci spiegassi i motivi prettamente scientifici di tali errori sarebbe interessante!Con tutto il rispetto, ma quell'articolo è un insieme di banalità, congetture e soprattutto di errori grossolani.
- andrea75
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Re: Il VP Canadese Annulla Gli Inverni In Europa
Più che altro ci sono pure errori di ortografia...
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Re: Il VP Canadese Annulla Gli Inverni In Europa
Allora, intanto la banalità è nello stabilire che una configurazione con vortice canadese particolarmente attivo debba "annullare" gli inverni europei... inserendo in questo "europei" anche nazioni in cui l'inverno c'è e c'è stato.Sembrava anche a me che fosse piuttosto banale e forzato (congetture per l'appunto). Del resto il sito in questione è noto per perseguire qualsiasi possibile segno di "glaciazione" imminente e per sparare a zero, senza dubbi, sulla teoria dell'effetto serra, che ha i suoi limiti ma che non può essere liquidata in tre frasi come ho visto fare più volte. Ma se lo dici tu è decisamente probabile che così sia, anzi se ci spiegassi i motivi prettamente scientifici di tali errori sarebbe interessante!Con tutto il rispetto, ma quell'articolo è un insieme di banalità, congetture e soprattutto di errori grossolani.
Ma "il bello" inizia con la tesi secondo cui la calotta glaciale estiva dovrebbe essere l'origine di tutti i mali... insomma, si suppone, anzi si afferma, che il vortice polare si vada a formare proprio in corrispondenza di quella porzione di calotta polare sopravvissuta alla fusione estiva. E questa è una fesseria.
Va premesso che da sempre, e con sempre intendo dire almeno qualche milione di anni, la calotta polare estiva, ad eccezione della Groenlandia che resta praticamente congelata per 365 giorni all'anno, si concentra sul comparto artico nordamericano (non caso è lì che vivono la maggior parte degli orsi polari), e quella dell'estate 2012 non è un'eccezione.
Quindi se fosse questo il fattore discriminante o la causa, la configurazione dovrebbe essere da sempre la stessa.
Poi, le temperature dell'Atlantico Settentrionale non sono affatto aumentate negli ultimi anni.
Ma la cosa più importante da dire è che il Vortice Polare, che non è un "nucleo di bassa pressione gelida", NON "si forma sempre nelle aree più fredde dell'Artico", perché la sua origine non è determinata, come invece si vuole affermare, dall'aria fredda accumulata al suolo (quello, casomai, è in grado di determinare le alte pressioni termiche), infatti il VP è una vasta area di bassa pressione che staziona in quota, alle alte latitudini, nel semestre freddo (sotto possono esserci anche alte pressioni termiche, vedi l'attuale situazione su Scandinavia e Russia), o depressioni, ma la presenza del Vortice Polare è testimoniata dai GPT bassi o relativamente bassi, dalla circolazione fredda in quota ed è facilmente individuabile dal fatto che "è racchiuso" dal fronte polare, la zona di convergenza tra aria fredda di origine artica e l'aria più temperata delle medie latitudini (corrente a getto polare in quota).
Dovunque esso si formi in autunno, per via del raffreddamento di tutta la colonna d'aria, poi il VP si struttura gradualmente e si muove, cambiando forma e posizione, l'aria fredda circola insomma.
Il problema, casomai, può essere rappresentato da talune configurazioni che sono più ricorrenti di altre (da sempre), in concomitanza con le alte pressioni di blocco che possono determinare una certa ricorsività. E questo è una caratteristica dovuta ad elementi che non possono variare di posizione, come le grandi catene montuose longitudinali (Montagne Rocciose) che obbligano i flussi d'aria a rallentare e piegarsi verso sud, determinando l'abbassamento della saccatura stessa del Vortice Polare. Infatti quando si parla di clima mite europeo si dimentica spesso di osservare che, certamente dipende dalla presenza dell'oceano ad ovest, ma anche che l'elemento orografico americano determina una perturbazione semipermanente (e quindi un'onda semistazionaria) la cui risonanza viene smorzata solo temporaneamente, per poi riprendere ciclicamente appena il vortice tende a riprendere forza.
La temperatura dell'Oceano Atlantico non diminuirà certo per l'intervento delle westerlies, lo zonale casomai non fa altro che pompare altra acqua calda verso nordovest e, come sappiamo, l'oceano è un grado di fornire un flusso pressoché continuo di acqua calda ad opera delle Corrente del golfo (eventuali meccanismi che dovessero portare ad un suo rallentamento dipendono da altri fattori).
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Re: Il VP Canadese Annulla Gli Inverni In Europa
Grazie mille! Dunque l'unica cosa che mi sembrava avesse un minimo di logica, senza avere una preparazione in fisica specifica, cioè il rinvigorimento delle depressioni nordatlantiche a causa dell'accentuato contrasto tra l'aria fredda (e in effetti gli inverni americani son piuttosto freddi ultimamente) e l'oceano caldo è poco plausibile? Ad ogni modo grazie della risposta.Allora, intanto la banalità è nello stabilire che una configurazione con vortice canadese particolarmente attivo debba "annullare" gli inverni europei... inserendo in questo "europei" anche nazioni in cui l'inverno c'è e c'è stato.Sembrava anche a me che fosse piuttosto banale e forzato (congetture per l'appunto). Del resto il sito in questione è noto per perseguire qualsiasi possibile segno di "glaciazione" imminente e per sparare a zero, senza dubbi, sulla teoria dell'effetto serra, che ha i suoi limiti ma che non può essere liquidata in tre frasi come ho visto fare più volte. Ma se lo dici tu è decisamente probabile che così sia, anzi se ci spiegassi i motivi prettamente scientifici di tali errori sarebbe interessante!Con tutto il rispetto, ma quell'articolo è un insieme di banalità, congetture e soprattutto di errori grossolani.
Ma "il bello" inizia con la tesi secondo cui la calotta glaciale estiva dovrebbe essere l'origine di tutti i mali... insomma, si suppone, anzi si afferma, che il vortice polare si vada a formare proprio in corrispondenza di quella porzione di calotta polare sopravvissuta alla fusione estiva. E questa è una fesseria.
Va premesso che da sempre, e con sempre intendo dire almeno qualche milione di anni, la calotta polare estiva, ad eccezione della Groenlandia che resta praticamente congelata per 365 giorni all'anno, si concentra sul comparto artico nordamericano (non caso è lì che vivono la maggior parte degli orsi polari), e quella dell'estate 2012 non è un'eccezione.
Quindi se fosse questo il fattore discriminante o la causa, la configurazione dovrebbe essere da sempre la stessa.
Poi, le temperature dell'Atlantico Settentrionale non sono affatto aumentate negli ultimi anni.
Ma la cosa più importante da dire è che il Vortice Polare, che non è un "nucleo di bassa pressione gelida", NON "si forma sempre nelle aree più fredde dell'Artico", perché la sua origine non è determinata, come invece si vuole affermare, dall'aria fredda accumulata al suolo (quello, casomai, è in grado di determinare le alte pressioni termiche), infatti il VP è una vasta area di bassa pressione che staziona in quota, alle alte latitudini, nel semestre freddo (sotto possono esserci anche alte pressioni termiche, vedi l'attuale situazione su Scandinavia e Russia), o depressioni, ma la presenza del Vortice Polare è testimoniata dai GPT bassi o relativamente bassi, dalla circolazione fredda in quota ed è facilmente individuabile dal fatto che "è racchiuso" dal fronte polare, la zona di convergenza tra aria fredda di origine artica e l'aria più temperata delle medie latitudini (corrente a getto polare in quota).
Dovunque esso si formi in autunno, per via del raffreddamento di tutta la colonna d'aria, poi il VP si struttura gradualmente e si muove, cambiando forma e posizione, l'aria fredda circola insomma.
Il problema, casomai, può essere rappresentato da talune configurazioni che sono più ricorrenti di altre (da sempre), in concomitanza con le alte pressioni di blocco che possono determinare una certa ricorsività. E questo è una caratteristica dovuta ad elementi che non possono variare di posizione, come le grandi catene montuose longitudinali (Montagne Rocciose) che obbligano i flussi d'aria a rallentare e piegarsi verso sud, determinando l'abbassamento della saccatura stessa del Vortice Polare. Infatti quando si parla di clima mite europeo si dimentica spesso di osservare che, certamente dipende dalla presenza dell'oceano ad ovest, ma anche che l'elemento orografico americano determina una perturbazione semipermanente (e quindi un'onda semistazionaria) la cui risonanza viene smorzata solo temporaneamente, per poi riprendere ciclicamente appena il vortice tende a riprendere forza.
La temperatura dell'Oceano Atlantico non diminuirà certo per l'intervento delle westerlies, lo zonale casomai non fa altro che pompare altra acqua calda verso nordovest e, come sappiamo, l'oceano è un grado di fornire un flusso pressoché continuo di acqua calda ad opera delle Corrente del golfo (eventuali meccanismi che dovessero portare ad un suo rallentamento dipendono da altri fattori).