Da "Il Corriere.it"
LONDRA - Un altro asteroide il 6 novembre ha sfiorato la Terra da vicinissima distanza, appena 14 mila chilometri; quindi ben al di sotto dell’orbita equatoriale a 36 mila chilometri sulla quale ruotano tutti i satelliti per le telecomunicazioni e la TV. Anche questo pianetino è stato scoperto all’ultimo momento, come era accaduto all’asteroide di dieci metri di diametro che l’8 ottobre scorso aveva invece colpito la Terra disintegrandosi nel cielo dell’Indonesia. Questo nuovo asteroide di 7 metri di diametro battezzato 2009 VA era stato scoperto dal Catalina Sky Survey 15 ore prima dell’incontro ravvicinato ed era rapidamente identificato dal Minor Planet Center di Cambridge (Massachusetts-Usa) il quale stabiliva che non ci sarebbe caduto addosso ma che avrebbe soltanto sfiorato il pianeta. L’eventuale impatto, tuttavia, avrebbe finito per disintegrarlo senza creare problemi.
LA «CLASSIFICA» DEGLI ASTEROIDI - Nelle statistiche dei oggetti cosmici che si avvicinano, comunque il 2009 VA conquista una posizione di riguardo perché è il terzo corpo cosmico che si avvicina di più. I due che lo precedono sono l’asteroide 2008 TS26 di un metro di diametro che è passato ad una distanza di 6.150 chilometri il 9 ottobre 2008 e l’asteroide 2004 FU162 di sette metri che il 31 marzo 2004 arrivava a 6.535 chilometri . Secondo i calcoli del Jet Propulsion Laboratory della NASA almeno due pianetini di questa taglia ci sfiorano ogni anno mentre un impatto di questa dimensione è previsto ogni cinque anni.
PERICOLI - L’aspetto naturalmente più preoccupante è che anche il 2009 VA è stato rilevato all’ultimo momento perché la rete di sorveglianza oggi non riesce a fare meglio dati i suoi limiti tecnologici. Gli asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra (PHA) per la loro traiettoria ora censiti sono 1079: il loro diametro è a partire da cento metri. Solo in questo mese di novembre ci sono undici asteroidi ben noti di questo tipo che arrivano ad una distanza tra 1,4 e 44,2 LD (Lunar Distance ) con diametri variabili tra 6 metri e 1,9 chilometri. Ovviamente il problema maggiore lo pongono i piccoli al di sotto dei cento metri di taglia per i quali occorrerebbero strumenti di osservazione più sensibili per avvistarli quando sono ancora lontani. Ma questo è un obiettivo che gli astronomi si pongono da tempo, senza essere finora troppo ascoltati da coloro che potrebbero sostenere l’onere dell’impresa. Speriamo che nell’attesa del risveglio delle coscienze la fortuna ci assista.
Sfiorati da un altro asteroide
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- burjan
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Sfiorati da un altro asteroide
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Re: Sfiorati da un altro asteroide
Ecco un video sull'accaduto... direi che si è trattato di un pericoloso sorpasso in curva... ai limiti dello speronamento... solo Valentino Rossi avrebbe osato così tanto!
[youtube]6uTySr-XHc8[/youtube]
E questa è una spettacolare simulazione:
[youtube]C16lEwN5rGU[/youtube]
Tra l'altro sembra che l'asteroide avesse le stesse caratteristiche di quello esploso sui cieli dell'Indonesia quasi un mese prima:
http://www.lineameteo.it/asteroide-di-1 ... t7076.html
[youtube]6uTySr-XHc8[/youtube]
E questa è una spettacolare simulazione:
[youtube]C16lEwN5rGU[/youtube]
Tra l'altro sembra che l'asteroide avesse le stesse caratteristiche di quello esploso sui cieli dell'Indonesia quasi un mese prima:
http://www.lineameteo.it/asteroide-di-1 ... t7076.html
- and1966
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Re: Sfiorati Da Un Altro Asteroide
Quindi, frammenti di qualcosa di piu' grande sfasciatosi nella notte dei tempi? Ed il fatto che siano due corpi simili come caratteristiche, ci deve rendere (per quano possibile) vigili sulla presenza di qualche altro "residuato bellico"?
Tra l'altro sembra che l'asteroide avesse le stesse caratteristiche di quello esploso sui cieli dell'Indonesia quasi un mese prima: http://www.lineameteo.it/asteroide-di-1 ... t7076.html
" Intra Tupino e l'acqua che discende
del Colle Eletto dal beato Ubaldo,
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Re: Sfiorati Da Un Altro Asteroide
[font=Tahoma] eppure il problema esiste ma si fa poco per diffonderlo tra le masse popolari...anzi si cerca di nasconderlo abbastanza facilmente direi,in quanto argomento per pochi.Ambientalisti etc.etc pur essendo pochi rispetto alla popolazione globale hanno il merito di farsi ascoltare anche perchè è difficile nascondere o ignorare i cambiamenti climatici ed il degrado cui viene sottoposta la natura ogni giorno.Tuttavia ognuno,in senso generico,dentro di se pensa:c'è chi ci pensa..sono preouccupato un pò...chissà se i miei figli o i miei discendenti subiranno gravi disagi per il surriscaldamento del globo e l'innalzamento dei mari.Tutti comunque hanno visto i disastri possibili sugli schermi cinematografici.Risultato:indifferenza..... e pensano ahhh dimenticavo che per Natale voglio regalarmi un nuovo telefonino ed anche un televisore a schermo piatto con annesso decoder....per il resto vedremo [/font]!!!
[font=Arial]Ritornando al problema:
esso esiste ed è veramente un pericolo...una specie di spada di Damocle.
Il monitoraggio costante ed altamente tecnologico è indispensabile e nazioni tecnologicamente evolute ed economicamente supersviluppate possono senz'altro sostenerne i costi.Fino ad oggi abbiamo avuto tutti e dico tutti "c..o"!!!
domanda minimale:quale potrebbe essere l'effetto di un corpo celeste del diametro di cento metri che si schianta su una cittadina di 50000 abitanti a 1000 kmh nell'atmosfera?[/font]
[font=Arial]Ritornando al problema:
esso esiste ed è veramente un pericolo...una specie di spada di Damocle.
Il monitoraggio costante ed altamente tecnologico è indispensabile e nazioni tecnologicamente evolute ed economicamente supersviluppate possono senz'altro sostenerne i costi.Fino ad oggi abbiamo avuto tutti e dico tutti "c..o"!!!
domanda minimale:quale potrebbe essere l'effetto di un corpo celeste del diametro di cento metri che si schianta su una cittadina di 50000 abitanti a 1000 kmh nell'atmosfera?[/font]
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Re: Sfiorati Da Un Altro Asteroide
[font=Tahoma]non dimentichiamo a tale proposito le bufale:
ultimo quello di Mazsalaca in Lettonia:
cratere largo 10 metri e profondo 5 metri senza tracce di materiale eiettato a seguito dell'impatto.Il tutto era un espediente di una società telefonica svedese a scopo pubblicitario.
Sembra che le autorita scientifiche preposte si stanno svegliando!!!
Ribadisco che monitorare il cielo è indispensabile per la sicurezza di tutti. [/font]
ultimo quello di Mazsalaca in Lettonia:
cratere largo 10 metri e profondo 5 metri senza tracce di materiale eiettato a seguito dell'impatto.Il tutto era un espediente di una società telefonica svedese a scopo pubblicitario.
Sembra che le autorita scientifiche preposte si stanno svegliando!!!
Ribadisco che monitorare il cielo è indispensabile per la sicurezza di tutti. [/font]
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Re: Sfiorati Da Un Altro Asteroide
Da "http://punto-informatico.it/"
La Russia dichiara guerra all'asteroide assassino
I Russi promettono: a deflettere Apophis nel 2036 ci pensiamo noi. Intanto le agenzie spaziali di tutto il mondo pensano alle missioni future, a Venere, a Marte e alle colonie lunari
Roma - Contro la morte che arriva dal cielo, la Russia si dice pronta a sguinzagliare tutto il suo arsenale scientifico per trovare una soluzione efficace al problema. Senza ordigni nucleari, però, banditi dai trattati internazionali e, a conti fatti, inutili. Lo promette il dirigente di Roscosmos Anatoly Perminov, che cita "un certo scienziato" e lamenta l'attendismo dei colleghi internazionali contro una minaccia che la Russia (direttamente interessata dall'impatto nelle simulazioni) pare prendere parecchio sul serio.
La minaccia, naturalmente, è Apophis, l'asteroide che potrebbe impattare con la Terra nel 2036 (dopo un passaggio ravvicinato nel 2029) con una probabilità su 250mila. Apophis ha sin qui generato grandi quantità di divulgazione semiseria da parte degli esperti di settore e tanto umorismo geek, ma nessun piano concreto circa l'eventuale contrasto a un incidente cosmico che appare largamente improbabile ai più.
Nell'opinione di Perminov, invece, "è in gioco la vita" di "centinaia di migliaia di persone" e la Russia e le altre nazioni dovrebbero investire "miliardi" (di dollari) per "costruire un sistema che ci permetta di prevenire una collisione, piuttosto che stare qui ad aspettare che l'evento si verifichi". Il sistema evocato da Perminov escluderebbe gli ordigni nucleari, essendo presumibilmente basato sull'invio di un veicolo in grado di deflettere l'asteroide dalla sua corsa fatale contro il Pianeta Azzurro.
Se per Apophis non c'è unanimità nemmeno sui giudizi preliminari all'interno della comunità scientifica, molti meno dubbi emergono quando si considera il futuro delle esplorazioni spaziali in ambito internazionale. Al cosmo insomma ci pensano tutti, anche se con progetti, idee e soluzioni più o meno differenti in relazione alle finalità specifiche di ciascuno.
Per rimanere in territorio russo, l'obiettivo è Marte e il mezzo per raggiungerlo è uno strano equipaggio composto da una scimmia e un robot. Discussioni preliminari starebbero infatti valutando la possibilità di simulare una missione di "confinamento" di una scimmia-cosmonauta in una capsula per 120 giorni (il tempo di percorrere il tragitto fra la Terra e Marte con l'attuale tecnologia di propulsione), in vista della missione vera e propria in cui il primate-eroe verrebbe accompagnato da un robot che si occuperebbe di lui e delle sue necessità alimentari.
NASA pensa invece a esplorazioni meno distanti e ambiziose, ancorché maggiormente focalizzate dal punto di vista scientifico: mentre ragiona sul da farsi con il rover Spirit permanentemente bloccato nel terreno sabbioso di Marte, l'agenzia spaziale statunitense è impegnata a scegliere quale delle tre missioni candidate nel programma New Frontiers vedrà effettivamente la luce tra l'esplorazione dell'atmosfera e la crosta di Venere, il prelievo di un "pezzetto" di asteroide vicino alla Terra e l'invio di una sonda robotica sulla Luna per la raccolta di nuovo materiale roccioso da recapitare indietro al "mittente".
E per quanto riguarda i piani di ritorno sulla Luna entro la prossima decade, NASA potrebbe prestare ascolto a quanto ha da dire un team di scienziati internazionale sui lava tube, grossi buchi presenti sulla crosta lunare che potrebbero proteggere le installazioni e le vite dei primi coloni umani fuori dal pianeta Terra dagli effetti delle radiazioni solari e da altri pericoli "cosmici". Il team avrebbe in particolare individuato uno di questi tube, un buco largo 65 metri e profondo quasi 80 presente nella regione vulcanica nota come Marius Hills.
La Russia dichiara guerra all'asteroide assassino
I Russi promettono: a deflettere Apophis nel 2036 ci pensiamo noi. Intanto le agenzie spaziali di tutto il mondo pensano alle missioni future, a Venere, a Marte e alle colonie lunari
Roma - Contro la morte che arriva dal cielo, la Russia si dice pronta a sguinzagliare tutto il suo arsenale scientifico per trovare una soluzione efficace al problema. Senza ordigni nucleari, però, banditi dai trattati internazionali e, a conti fatti, inutili. Lo promette il dirigente di Roscosmos Anatoly Perminov, che cita "un certo scienziato" e lamenta l'attendismo dei colleghi internazionali contro una minaccia che la Russia (direttamente interessata dall'impatto nelle simulazioni) pare prendere parecchio sul serio.
La minaccia, naturalmente, è Apophis, l'asteroide che potrebbe impattare con la Terra nel 2036 (dopo un passaggio ravvicinato nel 2029) con una probabilità su 250mila. Apophis ha sin qui generato grandi quantità di divulgazione semiseria da parte degli esperti di settore e tanto umorismo geek, ma nessun piano concreto circa l'eventuale contrasto a un incidente cosmico che appare largamente improbabile ai più.
Nell'opinione di Perminov, invece, "è in gioco la vita" di "centinaia di migliaia di persone" e la Russia e le altre nazioni dovrebbero investire "miliardi" (di dollari) per "costruire un sistema che ci permetta di prevenire una collisione, piuttosto che stare qui ad aspettare che l'evento si verifichi". Il sistema evocato da Perminov escluderebbe gli ordigni nucleari, essendo presumibilmente basato sull'invio di un veicolo in grado di deflettere l'asteroide dalla sua corsa fatale contro il Pianeta Azzurro.
Se per Apophis non c'è unanimità nemmeno sui giudizi preliminari all'interno della comunità scientifica, molti meno dubbi emergono quando si considera il futuro delle esplorazioni spaziali in ambito internazionale. Al cosmo insomma ci pensano tutti, anche se con progetti, idee e soluzioni più o meno differenti in relazione alle finalità specifiche di ciascuno.
Per rimanere in territorio russo, l'obiettivo è Marte e il mezzo per raggiungerlo è uno strano equipaggio composto da una scimmia e un robot. Discussioni preliminari starebbero infatti valutando la possibilità di simulare una missione di "confinamento" di una scimmia-cosmonauta in una capsula per 120 giorni (il tempo di percorrere il tragitto fra la Terra e Marte con l'attuale tecnologia di propulsione), in vista della missione vera e propria in cui il primate-eroe verrebbe accompagnato da un robot che si occuperebbe di lui e delle sue necessità alimentari.
NASA pensa invece a esplorazioni meno distanti e ambiziose, ancorché maggiormente focalizzate dal punto di vista scientifico: mentre ragiona sul da farsi con il rover Spirit permanentemente bloccato nel terreno sabbioso di Marte, l'agenzia spaziale statunitense è impegnata a scegliere quale delle tre missioni candidate nel programma New Frontiers vedrà effettivamente la luce tra l'esplorazione dell'atmosfera e la crosta di Venere, il prelievo di un "pezzetto" di asteroide vicino alla Terra e l'invio di una sonda robotica sulla Luna per la raccolta di nuovo materiale roccioso da recapitare indietro al "mittente".
E per quanto riguarda i piani di ritorno sulla Luna entro la prossima decade, NASA potrebbe prestare ascolto a quanto ha da dire un team di scienziati internazionale sui lava tube, grossi buchi presenti sulla crosta lunare che potrebbero proteggere le installazioni e le vite dei primi coloni umani fuori dal pianeta Terra dagli effetti delle radiazioni solari e da altri pericoli "cosmici". Il team avrebbe in particolare individuato uno di questi tube, un buco largo 65 metri e profondo quasi 80 presente nella regione vulcanica nota come Marius Hills.
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Re: Sfiorati da un altro asteroide
Ce la smettiamo di mettere in mezzo poveri animali? Capisco 50 anni fa che non c'era sensibilità, ma oggi! L'uomo vuole andare su Marte? Ci si chiuda lui 6 mesi in uno stanzino con un robot.... e che cavoli!!!
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Stazione meteo Spoleto: http://www.lineameteo.it/stazioni.php?id=1867
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Re: Sfiorati Da Un Altro Asteroide
completamente d'accordo con te , sono passati 50 anni ma la mentalita' pare rimasta la stessa.Ce la smettiamo di mettere in mezzo poveri animali? Capisco 50 anni fa che non c'era sensibilità, ma oggi! L'uomo vuole andare su Marte? Ci si chiuda lui 6 mesi in uno stanzino con un robot.... e che cavoli!!!